Come ci si sente da campione del mondo degli enologi, dopo che Wine Spectator, la Corte di Cassazione del vino, ha sentenziato che il Brunello Tenuta d’Argiano 2018 è il miglior nettare del pianeta? "E’ un’emozione enorme, perché viene dopo dieci anni di duro lavoro - è la risposta di Bernardino Sani, 43 anni senese della Selva, enologo e ad della Tenuta di Argiano a Montalcino - prima nei vigneti, poi in cantina e culminata con l’innovazione della rete commerciale e il restauro della villa di Argiano. Sono molto legato a questo territorio, ho investito tante energie, i premi ti ripagano di tutto quello che hai fatto".
Il proprietario della tenuta di Argiano è il miliardario brasiliano André Santos Esteves. Come lo giudica come datore di lavoro?
"Lo vedo spesso, Esteves è molto coinvolto nel vino, ha una passione sconfinata. Ha una collezione di vini fantastica, oltre a una cantina in Portogallo, la Quinta da Romaneira. Lascia lavorare molto, mi ha dato mano libera. Dieci anni fa, quando Esteves comprò la tenuta di Argiano, mi disse: ’Bernardino, ho comprato una delle cantine più belle del mondo, ora voglio fare uno dei vini più buoni al mondo’. La prima cosa che ho fatto, dopo Wine Spectator, è stata chiamarlo per dirgli che ce l’avevamo fatta".
Da quanti anni collabora con Esteves?
"Dal 2012, avevo 32 anni. Sono diventato ad ed enologo a 34 anni. Esteves ha un legame forte con i giovani, nella sua banca, la Btg Pactual, ha 3mila dipendenti, pochi over 50".
La Bgt Pactual salvò la Fondazione Mps?
"Garantì l’aumento di capitale, con le azioni Mps come pegno. Viene a Montalcino tre volte l’anno. Il penultimo Palio vinto dalla Selva si è visto insieme, nel 2019, dai palchi. Esteves non ama farsi vedere alle trifore dei palazzi".
Che impatto ha avuto il premio?
"Pazzesco. Ad Argiano sono venuti la regina del Kuwait e una star del baseball. Tutti sono stati felici, il mio telefono è rovente"