Enzo Cesarini, un intellettuale prestato all’arte

Nel cencio del 2 luglio 1973, vinto dalla Lupa, l’artista offre un lavoro semplice e immediato

In questi giorni la Lupa ha ricordato la vittoria del 2 luglio 1973: è realizzato da Enzo Cesarini: intellettuale prestato all’arte, questo senese meriterebbe un approfondimento e un ricordo ben più ampio di quello che possiamo offrire in queste righe. Magari è l’invito per molti giovani di scoprire il suo stile, la sua arte, il suo sapersi raccontare. Nel drappellone, nella parte centrale, c’è una circolare descrizione del tema ricordato con la dedica: il nono centenario dell’elevazione a Papa di Ildebrando di Sovana che passa alla storia dei pontefici come Gregorio VII. Le scene della sua vita si ritrovano anche nella parte inferiore: Cesarini riprende l’antica vocazione delle tavolette della Biccherna e ci lavora la seta, offrendo un lavoro semplice ed immediato. Le Contrade, seguendo una tradizione degli anni trenta del novecento, si trovano incastonate nella rossa cornice dell’opera, la Madonna di Provenzano guida tutto dall’alto, con Cesarini che qui torna ben volentieri a fare il classico, raccontando non solo le gesta paliesche dei senesi, ma mostrando quanto la Madonna voglia proteggere questo popolo. Un’opera che potrebbe dare spunto ad una retrospettiva, dopo quella interessante organizzata tre anni fa dalla famiglia di antiquari Mazzoni.

Massimo Biliorsi