Enoturismo a Montalcino Ritornano i ’wine lovers’ Sono più del pre Covid

I visitatori americani nel 2022 hanno fatto registrare un aumento del 36%. Il presidente del Consorzio del Brunello, Bindocci: "Asset straordinario".

Enoturismo a Montalcino  Ritornano i ’wine lovers’  Sono più del pre Covid
Enoturismo a Montalcino Ritornano i ’wine lovers’ Sono più del pre Covid

Buone notizie per Montalcino arrivano dall’enoturismo a poche ore di distanza dallo ’start’ di Vinitaly e con la prestigiosa vetrina di Opera Wine di scena oggi a Verona con la tradizionale degustazione firmata da Wine Spectator, importante rivista Usa, dove il Brunello spicca con 11 etichette tra le 130 cantine selezionate. Brunello e Rosso di Montalcino tirano la volata dell’enoturismo a Montalcino, che nel 2022 non solo ha chiuso a +36% rispetto a un 2021 già in forte ripresa, ma ha superato anche gli anni d’oro del triennio pre-covid (2017-2019) con un +16% e 210 mila presenze con pernottamento. Lo rileva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino che ha elaborato i dati provvisori dell’ufficio statistico della Regione Toscana.

Rispetto all’anno precedente, il ritorno alla normalità cosmopolita dei winelover di Montalcino lo si legge dai numeri: +81% gli stranieri sul 2021 (a 143 mila presenze, oltre i 23 del totale) e -12% gli italiani (67 mila) che nel periodo Covid avevano tenuto in piedi l’enoturismo ilcinese. Un ritorno al futuro tra le vigne del paesaggio Unesco della Val d’Orcia sia per le strutture alberghiere (+41%) che per agriturismi, relais in cantina, b&b (+34%).

Quali sono i turisti più affezionati a Montalcino? Gli statunitensi sono in testa con una crescita del 168% sul 2021 ma anche del 31% sul 2019. Poi ci sono Germania (+22%) e Regno Unito che con un balzo del +257% nell’ultimo anno scalza il Brasile dal podio. Rispetto al 2021 i fortissimi incrementi dai Paesi terzi hanno fatto la differenza, ma è il saldo sul 2019 il benchmark più significativo, con crescite in doppia cifra per quasi tutte le principali aree di provenienza. Tra queste, i Paesi Bassi guadagnano la quinta piazza grazie a un +31% sul 2019, poi Svizzera (+47%), Canada (+8%) Francia (+36%) e Belgio (+24%). In forte calo ovviamente la Russia (-69%), rimpiazzata dalla Polonia (+60%), e una Cina ancora alle prese con le chiusure. Tra gli italiani, il podio degli arrivi vede in testa la Lombardia (+21% sul 2019), poi Lazio e Toscana, ora seguita da vicino dal Veneto (+28%).

Il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, ha spiegato che "lo scorso anno i turisti provenienti dalle Americhe, a partire dagli Stati Uniti, ma anche dal Brasile e dal Canada, sono stati oltre 14 totale, ma abbiamo rivisto anche ospiti dall’Oceania, dall’Asia, dall’Est Europa, oltre naturalmente agli arrivi dall’area comunitaria. Un turismo alto spendente che da una parte ha fatto volare le vendite dirette in azienda, dall’altra si è rivelato un toccasana per l’industria dell’accoglienza e dei suoi servizi".