
Enoteca Italiana passa di mano Autonoleggio di Cortona si aggiudica il marchio senese
di Cristina Belvedere
Colpo di scena nella lunga vicenda riguardante Enoteca Italiana. Il marchio è stato assegnato all’Autonoleggio Il Girasole di Cortona, che ha sbaragliato la concorrenza del Comune (già proprietario di Enoteca Toscana) e della cordata di livello internazionale portatata a Siena da Alfredo Monaci. Dietro l’Autonoleggio Il Girasole c’è un altra cordata di imprenditori, guidato da Elena D’Aquanno, specializzata nel settore ambientale.
Ieri il curatore fallimentare Raffaele Susini ha comunicato l’assegnazione del marchio Enoteca Italiana all’Autonoleggio Il Girasole con sede a Cortona e a Sinalunga. I diretti interessati preferiscono non rilasciare dichiarazioni in merito ai motivi che li hanno indotti a partecipare alla trattativa per il prestigioso marchio. Ma se da una parte la procedura si era chiusa con l’assegnazione al Comune di Enoteca Toscana per 18.500 euro e di Viniadi a Tenute Piccini per 2mila euro, era invece rimasta aperta fino la partita su Enoteca Italiana. Circa un mese fa, infatti, Susini aveva annunciato una "nuova offerta economica sensibilmente superiore a quella dei precedenti offerenti". E quindi, nell’ottica di dover massimizzare il ricavato a vantaggio dei creditori, il curatore fallimentare aveva riaperto i termini della trattativa privata. Ieri però la procedura è stata ufficialmente chiusa. "Il mio ruolo era di garantire il pagamento a beneficio dei creditori – spiega Susini – e, cosa concordata con il presidente del Tribunale, di tenere conto degli aspetti economici e sociali sul territorio, per questo è stato chiesto a chi partecipava alla trattativa un piano di sviluppo. Quello dell’Autonoleggio Il Girasole è risultato più importante degli altri". Susini conclude: "C’è un meccanismo di salvaguardia per verificare tra due anni il progetto di sviluppo. Se non venisse attuato, è prevista la riconsegna del marchio e la trattenuta del denaro versato". A complicare il quadro generale, uno dei decreti attuativi della legge Madia sulla pubblica amministrazione, che incombe sul marchio Enoteca Toscana (aggiudicato dal Comune con 1.850 euro di caparra). Insomma, una serie di ostacoli che sanciscono ormai la fine definitiva di un’eccellenza senese.