E’ nato l’olio made in "Artusi". Usato nel laboratorio di cucina

Dalla raccolta delle olive fino al conferimento nel frantoio di Sarteano. Alcune bottiglie in beneficenza

Come sono belli gli oliveti e quanto piace l’olio, risorsa preziosa che in Toscana tocca punte di vera e propria eccellenza. Eppure, a livello generale, questo patrimonio di storia e cultura rischia ogni anno di svanire un po’ di più. Non a caso il tema dell’ottava edizione della giornata nazionale della "Camminata tra gli olivi", che si è svolta pochi giorni fa, era legato all’abbandono dell’olivicoltura tradizionale e storica. Una sfida da vincere e che richiede sensibilizzazione e partecipazione oltre al coinvolgimento delle nuove generazioni. Interessante, in quest’ottica, l’iniziativa portata avanti dal sempre propositivo istituto "Pellegrino Artusi" di Chianciano Terme, l’alberghiero che forma i futuri professionisti della ristorazione e dell’accoglienza. Come ci fanno sapere dalla scuola, nell’ambito dell’Uda (Unità didattica di apprendimento, ndr) sull’olio e il progetto Edugreen i ragazzi hanno fatto conoscenza con il mondo dell’olivicoltura, dalla teoria alla pratica, un ciclo che è terminato con la realizzazione dell’olio dell’istituto che sarà usato, principalmente, per le attività di laboratorio nelle cucine della scuola e per gli eventi. Protagonisti sono stati i ragazzi delle classi terze che, guidati dagli insegnanti Andrea Pagano, Andrea Billi, Francesco Conte, Enrico Maggiolini, Michele Fanfano e dall’educatore Tommaso Scali, hanno imparato in classe e sul campo nozioni generali, come quelle sulla potatura, scendendo poi nell’oliveto per la raccolta delle olive, pratica che in questi giorni sta tenendo occupate tante famiglie toscane. "Ci teniamo a valorizzare gli olivi presenti nel recinto scolastico - sottolinea Andrea Pagano - ne abbiamo circa trenta, alcuni sono stati piantati in anni più recenti. La raccolta delle olive è stata compiuta con il metodo tradizionale e quindi manualmente utilizzando le cestelle, poi sono state portate al frantoio a Sarteano. Teoria in classe e pratica, i ragazzi hanno risposto bene e con entusiasmo, con momenti di divertimento. Siamo soddisfatti, abbiamo a disposizione circa 60 litri di olio e, da quanto mi dicono, io non l’ho ancora assaggiato, è molto buono. Le olive sono state raccolte prima delle recenti piogge che hanno interessato il territorio, tutto è andato bene". Alcune bottiglie saranno messe a disposizione nella lotteria di beneficenza durante l’annuale cena per Telethon. Una bella soddisfazione per la scuola e gli studenti, un’iniziativa che funziona perché formativa e concreta: il futuro si scrive anche così.

Luca Stefanucci