E’ innamorato, non dà pace alla ex. Messaggi e pedinamenti: condannato

Un valdelsano ha patteggiato 1 anno e 9 mesi dal gup Minerva. Dovrà seguire un corso per uomini maltrattanti .

E’ innamorato, non dà pace alla ex. Messaggi e pedinamenti: condannato
E’ innamorato, non dà pace alla ex. Messaggi e pedinamenti: condannato

di Laura Valdesi

SIENA

Era innamorato di quella donna. Non aveva accettato la fine della relazione. E per lei erano iniziati i guai. O meglio, la ’persecuzione’. Lo stalking da parte dell’ex che, a conclusione di una vicenda giudiziaria tormentata, ha deciso di chiudere i conti con la giustizia patteggiando davanti al gup Chiara Minerva. Ha risarcito la donna, altrimento il pm Silvia Benetti non avrebbe dato il consenso. Un anno e 9 mesi la pena (sospesa) decisa per l’uomo, che vive in Valdelsa, difeso dall’avvocato Nicola Giuliani.E che dovrà adesso seguire obbligatoriamente un percorso al Centro uomini maltrattanti. La giovane era costituita parte civile attraverso l’avvocato Monica Fara.

L’ennesima storia di rapporti che diventano incubi per le donne di cui tanto si parla in iniziative, convegni e anche rappresentazioni teatrali organizzate in questo periodo contro la violenza di genere. Si volevano bene, all’inizio ma poi, come capita, quando la relazione fra i due, entrambi valdelsani e poco più che trentenni, era giunta al capolinea lui non aveva accettato il ’taglio’. Di qui il copione troppe volte scritto dai processi in tribunale: i messaggi al telefono, il pedinamento, si faceva trovare nei luoghi che la ex frequentava. Non era un caso. Le prime mosse legali, alla fine avevano ripreso a vedersi per un breve periodo. Poi la presa d’atto che non era possibile proseguire. Finché, assistita dall’avvocato Monica Fara, aveva intrapreso il percorso dell’ammonimento da parte del questore. Che non ha inciso però sul comportamento del valdelsano per cui è stato un crescendo. Prima il divieto di avvicinamento alla donna che l’uomo ha comunque violato. Allora sono scattati gli arresti domiciliari visto che proprio non riusciva a trattenersi. Grazie all’avvocato Giuliani è riuscito infine ad ottenere il permesso di andare a lavorare indossando il braccialetto elettronico antistalking che gli è stato tolto dopo il patteggiamento. Adesso è tornato libero e ha chiuso, appunto, il conto con la giustizia.