di Laura Valdesi
Colpa delle corse a Livorno se alcuni fantini non hanno terminato l’anno contradaiolo 2024 con la donazione collettiva alle Scotte, diventata ormai un rito. Stesso posto, il Centro emotrasfusionale, medesimi protagonisti. Capitani, barbareschi, dirigenti di Contrada e, appunto, gli ’assassini’ di Piazza. Fra i primissimi a presentarsi per la trafila burocratica Andrea Coghe detto Tempesta che viene messo nel lettino accanto al barbaresco della Torre Simone Galgani. E’ invece arrivato alle 11 Federico Guglielmi, in arte Tamurè, che all’ingresso si è fermato a scherzare con il mangino della Giraffa Federico Neri in attesa del turno. Curiosità e affetto da parte di molti operatori nei confronti di Velluto, il fantino che ha vinto l’ultima Carriera per la Lupa. "Da quando c’è l’iniziativa sono sempre venuto, a giugno mi trovarono un valore basso e non donai. Oggi (ieri, ndr) tutto perfetto, mi accomodo sul lettino", racconta. "Se si può dare un aiuto ben volentieri", aggiunge Dino Pes prima di partire anche lui per le corse. La stagione paliesca è finita ma tutti hanno da mandare avanti le aziende approfittando dei pochi appuntamenti in ippodromo. Ha risposto ’presente’, fra gli altri, il capitano dell’Istrice Claudio Pagliantini che al policlinico gioca in casa, il cancelliere dell’Oca Giulia Brizzi. Un via vai continuo fino all’ora di pranzo "che conferma – spiega il presidente dell’Associazione donatori sangue delle 17 Contrade Paolo Rossi – il rapporto stretto che c’è fra le Consorelle e l’ospedale del territorio. La presenza di così tanti rappresentanti dimostra, ancora una volta, che le Contrade saranno sempre al fianco dell’Azienda". Conferma "la grande sensibilità sul tema della donazione" la direttrice sanitaria delle Scotte Maria De Marco. "Ci aiuta fortemente nel processo di distribuzione delle sacche che è importantissimo per il policlinico e per i pazienti. Attualmente la situazione sangue è abbastanza buona. Dopo il fisiologico calo estivo, c’è stata una ripresa delle donazioni". Quanto all’apporto che dà l’iniziativa dei donatori delle 17 Consorelle "è sicuramente un esempio e sensibilizza altri settori. Abbiamo cercato – prosegue De Marco – di implementare le intese sulla donazione che spaziano infatti dalla Finanza al mondo dello sport". Giusto un accenno al personale: "E’ un momento di crisi un po’ per tutti, cerchiamo di tenere duro e di organizzarci con le risorse che abbiamo in questo momento", spiega De Marco.