
Dieci domande sul Biotecnopolo: "Siena sarà sede della Fondazione"
Dieci quesiti presentati nell’ennesima interrogazione di Pd e Progetto Siena sul Biotecnopolo e il Centro Antipandemico accendono il dibattito in Consiglio comunale. A illustrare l’atto, il Dem Alessandro Masi: "Da settembre a oggi sono state presentate dai banchi dell’opposizione due interrogazioni e la richiesta di un Consiglio straordinario, nonché di una seduta della Commissione Affari generali con il presidente Montorsi. Sono trascorsi 18 mesi dalle legge programmatiche che hanno costituito e finanziato i due progetti, ma a oggi è tutto fermo". Di qui i dieci quesiti. Masi ha chiesto chiarimenti sulla data di apertura, la sede e l’organico del Centro Antipandemico; la garanzia delle risorse da impiegare entro i termini di legge; le rendicontazioni per i fondi complementari del Pnrr, ma anche i progetti dell’imprenditoria senese all’attenzione del Cda del Biotecnopolo, le iniziative del Comune per assicurarne lo sviluppo, la risposta all’invito del presidente della Provincia a un’azione forte delle istituzioni senesi a salvaguardia dei due progetti. Masi ha quindi chiesto lumi sul ruolo della Regione, sottolineando la necessità di interlocuire anche con sindacati e organizzazioni di categoria. Infine l’invito a Montorsi in Commissione e la richiesta di chiarimenti sugli eventuali effetti della legge sul riordino delle fondazioni dei ministeri.
Il sindaco Nicoletta Fabio non si è sottratta al confronto: "La data di avvio del Centro Antipandemico e della Fondazione Biotecnopolo è settembre 2022. E’ all’attenzione del Cda del Biotecnopolo un progetto di filiera presentato da aziende locali, nazionali e centri internazionali. La sede è e resterà a Siena, così come buona parte delle strutture operative. Non abbiamo ancora notizie degli organici". E ancora: "Non posso sapere se il Biotecnopolo confermano o meno che tutte le risorse saranno impiegate nei tempi stabiliti per le rendicontazioni del Pnrr – ha continuato il sindaco – perché non abbiamo accesso agli atti del Biotecnopolo. Le dichiarazioni rese del ministro Schillaci sono tranquillizzanti. Il punto però non è fare le corse a “spendere”, ma “come spendere”. Occorre cautela, perché sono soldi pubblici".
Fabio ha poi parlato del progetto Prometheus "sostenuto dalla filiera biotecnologica con forte connotazione territoriale. La selezione dei progetti è disciplinata dallo Statuto del Biotecnopolo". Su quali iniziative stia concretamente intraprendendo il Comune per assicurare lo sviluppo del Biotecnopolo e del Centro Antipandemico, Fabio ha specificato: "Il Comune sta valutando di entrare nella Fondazione come socio fondatore fornendo per 3 anni 400mila euro all’anno. L’iter era già stato avviato, può essere ripreso dal punto in cui si è fermato, cioè il tavolo dei quattro ministeri, che sono favorevoli all’ingresso, la decisione è in corso di valutazione". E sulla proposta del presidente della Provincia: "Non la ritengo un’azione opportuna perché strumentale contro il Governo". E sul riordino delle fondazioni dei ministeri: "Dalle informazioni ufficiose che ho, non vi sarà alcun riordino della Fondazione Biotecnopolo".
La replica di Masi: "Sono disarmato da tanta incertezza".