
Prima la crisi economica poi la pandemia. Tra i settori più colpiti da questo periodo buio sicuramente il mercato immobiliare che solo in questa fase di ripartenza dà segnali positivi con un costante interessamento per le compravendite. Particolarmente nelle zone della provincia come Sinalunga dove la presenza di tante attività imprenditoriali, la facilità dei collegamenti ma sopratutto una concreta offerta immobiliare sia sul fronte turistico che residenziale, offre soluzioni disparate di investimento. Molte le agenzie immobiliari del comprensorio che stanno registrando un imprevisto dinamismo, macchiato però a sentir loro, da chi questa attività la svolge sottobanco, vanificando così gli sforzi di investimento e organizzativi. A lanciare l’allarme in questa nuova fase di rinascita sono Fabio Cencini e Angelina Rappuoli titolari da oltre un ventennio di altrettante agenzie immobiliari del paese, che fanno la voce grossa nei confronti di chi occultamente cerca di svolgere in maniera del tutto abusiva l’attività. "Da tempo – spiega Rappuoli – avevo sentore che qualcosa non andasse nella mia attività. Molte trattative in avanzata fase di definizione venivano stoppate sul più bello. Per poi scoprire che l’affare era comunque stato fatto attraverso l’intermediazione di altre persone. Visto che la cosa si è ripetuta diverse volte nel corso degli ultimi periodi avvalorata anche dalla testimonianza di alcuni clienti ho lanciato l’allarme con colleghi del settore, prima di prendere i necessari provvedimenti".
Abbiamo richiesto supporto alle nostre associazioni di categoria – spiega Cencini – proprio perché questa situazione paradossale stava investendo anche la mia attività, ma senza ottenere risultati concreti. Così – aggiunge - d’accordo con la collega abbiamo incaricato un investigatore privato regolarmente iscritto, affinchè accertasse se le indiscrezioni che ci erano giunte su un determinato soggetto operante nella zona, che in qualche circostanza accalappiava addirittura i clienti una volta usciti dai nostri uffici, trovassero riscontro. Dopo un costante e continuo monitoraggio arricchito da foto e video sul soggetto, a dimostrazione che le intuizioni avevano avuto risposte concrete non ci abbiamo pensato due volte e abbiamo presentato denuncia alle autorità competenti. Ma il nostro augurio - conclude - oltre al fatto che sia fatta chiarezza su questa brutta vicenda è quello che chi di competenza tuteli la nostra categoria proprio in questa nuova fase di rinascita a tutti i livelli. Un controllo necessario non solo a favore della nostra categoria ma anche per eliminare gravi situazioni di evasione fiscale e una maggiore tutela del consumatore".
Massimo Tavanti