Morte David Rossi, "perizie lampanti, istanza per un’inchiesta su omicidio"

Carolina Orlandi rivela i retroscena delle due consulenze di parte: "Tre lacerazioni al fegato mai evidenziate. Prima è stato picchiato, poi tenuto per le braccia alla finestra da altre persone. Non sarà Siena a indagare"

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di Pino Di Blasio

"Conoscevamo i risultati di quelle perizie da gennaio. Siamo stati a Bari, dal professor Francesco Introna, medico legale e presidente della società italiana dei medici forensi. Lui aveva visionato tutte le perizie fatte in passato, aveva esaminato le foto e gli esami sul corpo di David. Ed è rimasto stupito dal fatto che nessuno avesse evidenziato quelle ferite evidenti nel fegato". Carolina Orlandi, il giorno dopo le anticipazioni de Le Iene, spiega i retroscena delle due perizie parallele, rivelate in trasmissione dall’avvocato Carmelo Miceli, legale della famiglia di David Rossi; una medico legale, firmata dal professor Introna, l’altra fisico-balistica, firmata dal professor Francesco Gelardi, Università di Palermo.

Quali sono le ferite che hanno stupito il perito legale?

"Tre lacerazioni del fegato - risponde Carolina Orlandi - non compatibili con la caduta. Il professor Introna dice che l’ipotesi più attendibile è che siano l’effetto di un pugno o di una ginocchiata molto forti. Anche perché, in corrispondenza di queste lacerazioni, sulla pelle dell’addome di David c’era un ematoma compatibile con un pugno".

Non erano state spiegate dagli altri medici legali?

"Né il professor Gabrielli, primo medico legale, né la professoressa Cattaneo, incaricata dalla procura della seconda inchiesta, avevano evidenziato queste lacerazioni. Anche la perizia fisico-balistica di Gelardi, al quale ci siamo rivolti in un secondo momento, arriva alle stesse conclusioni. Sono perizie parallele, fatte in tempi diversi, da professionisti che non si conoscono. Ma che coincidono come esiti".

Anche sulla ferita alla mano le conclusioni di Introna sono diverse?

"Nella perizia si parla di ferite da difesa attiva, prodotte quando la vittima tenta di fermare l’aggressore con un coltello. Le lesioni al polso sarebbero state provocate dal fatto che David sarebbe stato trattenuto per le braccia da altre persone. L’orologio ha strusciato sulla pelle".

E la dinamica della caduta?

"Per i due periti è impossibile immaginare che David si sia attaccato alla sbarra della finestra e poi si sia spinto all’indietro, come un nuotatore alla paretnza. Lasciandosi andare avrebbe strusciato contro il muro, ci sarebbe stato anche un accenno di rotazione. Invece David cade a candela, si vede nel video".

Cosa farete ora alla luce delle nuove perizie?

"Saranno la base dell’istanza di una riapertura dell’inchiesta sulla morte di David, con l’ipotesi di omicidio. Sulla procura competente ad accogliere questa istanza non mi pronuncio. Sarà l’avvocato Miceli a spiegare la scelta della competenza. Non mi sembra che Siena, vista anche la posizione del procuratore Marini, rientri nella lista".

I periti saranno sentiti dalla commissione d’inchiesta?

"Sarà un passaggio successivo, prima tocca a una procura riaprire l’inchiesta. Queste perizie, firmate da professionisti autorevoli, dimostrano che David è stato picchiato, è stato tenuto fuori dalla finestra da più persone. La ricostruzione è diventata talmente lampante che diventa ridicolo portare avanti la verità emersa dalle carte. Noi insisteremo finché questo non sarà messo nero su bianco. Ci stiamo figurando come è stato ucciso David, da chi e perché sarà il prossimo passo".