REDAZIONE SIENA

Dal campanone all’antico orologio A San Gimignano regna il silenzio

Il suono dalla torre Grossa farebbe tremare le pareti del Palazzo comunale come pure il suono di torre Rognosa

Sono chiamate le voci del silenzio quella del campanone della torre Grossa e dell’orologio sulla torre Rognosa in piazza Duomo. Il rumore ’scuoterebbe’, per non dire farebbe tremare le pareti del medioevale palazzo comunale. "Figuriamoci se suonassero le tre le campane della torre Grossa, come una volta per le occasioni, cosa succederebbe?", ripetono a San Gimignano. L’orologio sulla Rognosa si è bloccato "per la rottura di un ingranaggio", racconta Cesare, ultimo orologiaio che ha chiuso la porta dell’ingranaggio da dieci anni. Da quel giorno il silenzio. Lo storico e monumentale orologio di rara ingegneria meccanica del palazzo del Podestà ha come data di nascita 1408. E’ opera "dell’orologiaio cortonese Luca di Bondi per 150 fiorini d’oro", nato "astronomico" e sostituito nel 1464 dal maestro degli oriuoli, il fiorentino Francesco di Bartolo. E, di secolo in secolo, è passato da un orologiaio e l’altro con il "suono alla romana": sei ore in sei ore con la replica e la battuta alla mezz’ora. Di volta in volta si sono rimboccati le maniche per dare voce e storia a questo suono amico, il popolare orologiaio del secolo scorso Rufoli, il pompiere Mario, il fratello Menotti, l’allievo Dicche, i volontari Auser, Romualdo e il pensionato Cesare. Il martello per battere le ore sulla campana della Rognosa si è fermato. Resta in attesa della mano della… provvidenza.

Romano Francardelli