Dà un pugno al poliziotto. Piazza Gramsci, zona ’calda’

Marocchino di 27 anni denunciato ed espulso per la seconda volta: rimpatriato

Dà un pugno al poliziotto. Piazza Gramsci, zona ’calda’

Dà un pugno al poliziotto. Piazza Gramsci, zona ’calda’

di Laura Valdesi

SIENA

Piazza Gramsci, da quando c’è stata l’aggressione ad un pakistano con un coltello karambit (un egiziano è stato condannato per questo e per lesioni nei confronti di altri tre a più di 8 anni), è diventata per la polizia un luogo da sorvegliare. Anche per la presenza, in verità, di giovanissimi che spacciano droga nella zona della Lizza, come dimostrato da inchieste recenti. I controlli, dunque, si ripetono quotidianamente. Qui ora un agente è stato aggredito e colpito da un migrante. Che, è emerso successivamente, non solo era già stato espulso dalla provincia di Siena ma anche denunciato per immigrazione clandestina.

Andiamo per ordine. Le zone dove la guardia resta particolarmente alta sono le solite: stazione ferroviaria e strada di Massetana Romana. Subito fuori dalle mura, insomma. Perché è qui che c’è un grande movimento di macchine e di mezzi pubblici con persone che arrivano e ripartono. Come detto anche piazza Gramsci. E’ qui che gli agenti delle volanti di Siena hanno rintracciato uno straniero. Chiesto all’uomo il documento, la risposta sono state offese alle divise. Hanno provato a calmarlo finché non ha detto loro nome e cognome. Inserito nella banca dati è emerso che aveva alcuni precedenti. Meglio fare una perquisizione seduta stante, hanno pensato i poliziotti. Proprio per questo il marocchino si è ribellato sferrando un pugno ad un agente. Sono comunque riusciti a bloccarlo, accompagnandolo in questura perché non aveva documenti e bisognava accertare la sua identità.

Ma lo straniero, sapendo probabilmente di non essere in regola, ha pensato bene durante il tragitto di assestare calci contro il finestrino della macchina di servizio , danneggiandola. Una volta in via del Castoro, è bastato un secondo per verificare che il 27enne marocchino non doveva stare nella nostra provincia e la denuncia per immigrazione clandestina. A cui si è aggiunta quella per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Il prefetto ha emesso un decreto di espulsione ed il questore l’ordine di accompagnamento nel centro di permanenza per il rimpatrio a Roma in attesa di essere imbarcato per il Marocco. I controlli continuano.