LAURA VALDESI
Cronaca

Crac Mens Sana, Minucci patteggia 4 anni

Confiscati 3 milioni e 700 mila euro. Associazione a delinquere per le sovrafatturazioni con cui erano stati creati fondi in nero

Ferdinando Minucci entra in tribunale per l’udienza con il suo avvocato Fabio Pisillo

Siena, 18 giugno 2021 -  Cinque minuti ha impiegato il presidente del collegio Ottavio Mosti per leggere una sentenza storica, quella sul crac della Mens Sana Basket. La gloriosa società che ha mietuto successi in Italia e in Europa portando in alto il nome di Siena. Si è chiuso così – con il patteggiamento di 4 anni e 10 giorni, la confisca di 3 milioni e 700 mila euro all’ex gm Ferdinando Minucci e l’assoluzione per alcuni reati – una vicenda iniziata quasi dieci anni fa. Tutti ricordano il clamore, nel dicembre 2012, delle perquisizioni della Guardia di finanza che svelarono l’esistenza dell’inchiesta ’Time out’ sulla società biancoverde che era poi fallita su istanza della procura due anni dopo. Minucci nel maggio 2014 era stato messo agli arresti domiciliari. Il processo per il manager si è aperto il 16 gennaio 2020 – dopo che altri avevano definito le loro posizioni con riti alternativi in fase di udienza preliminare –, concludendosi appunto ieri alle 17 passate con la lettura appunto della sentenza arrivata dopo due ore di camera di consiglio.

"I reati per cui ha patteggiato sono l’associazione a delinquere legata alla sovrafatturazione per cui aveva ammesso subito la sua responsabilità e alcune delle contestazioni di bancarotta", ha confermato a caldo Fabio Pisillo, difensore di Minucci. Fatturazioni maggiorate, è emerso più volte nel corso del dibattimento, per creare fondi in nero da distribuire a giocatori, personale e allenatori per le prestazioni rese facendo in modo che la società potesse competere con società ben più attrezzate. Nessun arrichimento personale. Assolto invece ieri da tutte le accuse il commercialista riminese della Essedue Promotion Alessandro Terenzi. C’è stato persino un piccolo imprevisto a palazzo di giustizia: intorno alle 16 è scattato l’allarme antincendio, hanno iniziato a suonare i sensori del secondo piano. E’ uscito in strada anche il personale degli uffici, i pubblici ministeri presenti in procura. Ma il collegio Mosti, che era già da un’ora in camera di consiglio, non si è mosso. Per la cronaca, l’allarme dopo i controlli è presto rientrato.  

«Sì, tutto sommato sì», ha risposto Minucci mentre lasciava l’aula ai giornalisti dell’Ansa che gli chiedevano se fosse soddisfatto della sentenza. Da quando è iniziato il processo l’ex gm (che ha già pronto un libro sulla vicenda che potrebbe uscire a breve) è stato presente praticamente a tutte le udienze. Sono sfilati testimoni importanti quali l’ex direttore generale di Banca Mps Fabrizio Viola. Sin dalla prima udienza la difesa del manager aveva sottolineato "che la crisi della società è dipesa dal venire meno del pagamento dei premi e dell’impegno degli sponsor". Ma quello che un anno e mezzo fa, prima del lockdown, sembrava un maxi processo destinato a portare in aula stelle della pallacanestro e a durare chissà quanto ha avuto un’accelerazione importante, grazie anche al notevole sfoltimento della lista testi da parte della difesa Minucci, condotta oltre che da Pisillo anche dalla collega romana Valeria Meloni. Per l’ex gm biancoverde è stata disposta, tra l’altro, anche l’interdizione dai pubblici uffici per 10 anni, oltre come detto la confisca per 3milioni e 700 mila euro che diventa automatica una volta che c’è stato l’accoglimento del patteggiamento. L’inchiesta ’Time out’ era stata avviata dal pm Antonio Nastasi che da tempo è a Firenze per cui a siostenere l’accusa in aula erano i pm Siro De Flammineis e Niccolò Ludovici. Fra 90 giorni le motivazioni.