
di Simona Sassetti
"Questo è un evento che non parla solo di giovani ma soprattutto parla ai giovani. Siamo circondati da persone che raccontano come sono i giovani oggi, ma pochi si mettono a lavoro per loro, poi ci lamentiamo che vanno via. Noi sì, noi oggi parliamo ai giovani aiutandoli a scoprire i loro talenti". Così Marco Forte, direttore generale di Fondazione Mps, ha presentato il progetto di accelerazione imprenditoriale e professionale Ikigai, promosso proprio dalla Fondazione, che mette in campo un corso per neo-imprenditori, attraverso due settimane di programma intensivo di formazione, un programma di incubazione di otto settimane per le idee di business, un programma per lo sviluppo di queste idee con 16 settimane di percorso e un investimento fino a 24mila euro per ogni startup selezionata.
Oltre che degli eventi e incontri periodici su tecnologia, impresa e innovazione fino alle Ikigai Challenges, ovvero programmi di assistenza tecnica dedicate alle imprese e alle istituzioni.
"Il nostro obiettivo è quello di aiutare i giovani a scoprire nuovi talenti per poi dargli una mano nella valorizzazione delle loro idee che si traducono poi nei loro sogni – afferma Forte –. Questo è un progetto costruito completamente all’interno della Fondazione, e negli anni è molto evoluto. Per noi capitale umano significa avere competenze professionali ma anche competenze di vita, essere un bravo cittadino e per questo non ci limitiamo alla formazione professionalizzante, ma introduciamo il tema dell’auto imprenditorialità. In un contesto imprenditoriale caratterizzato da scenari economici non favorevoli il tema del voler essere imprenditori e realizzare da sé i profitti è fondamentale".
A presentare tutte le startup durante lo showcase nel salone di Palazzo Sansedoni è stato il managing director di Ikigai, Davide Cecchini (foto in alto). Sono venti quelle selezionate per i programmi di incubazione e accelerazioni. Ce ne sono di molto interessanti, le prime cinque saranno accelerate l’anno prossimo, perché sono ancora in una fase di incubazione iniziale e mancano di diverse cose. Altre cinque sono in fase di accelerazione e, oltre ai 6mila euro iniziali, avranno la dote di 24mila euro del bando della Fondazione Mps per provare ad entrare nel mercato.
Tra le start up nella seconda fase c’è Heimdall Ai, che punta allo sviluppo di dronui a lunghissimo raggio e sistemi di Intelligenza Artificiale di computer vision, per missioni di controllo del territorio. I droni e i sistemi di Heimdall AI hanno numerose applicazioni e potenzialità di sviluppo, ad esempio nell’antincendio con controllo su boschi e foreste, sulle emergenze ambientali e su missioni di soccorso. Per arrivare alle risposte serve prima far volare il progetto. "Abbiamo lavorato giorno e notte - spiega il giovanissimo Lorenzo Benini, ceo e cofondatore di Heimdall Ai - . Solo con tanto impegno si ottengono i risultati, e si attirano partner interessati alle nostre idee e vogliosi di finanziarle e di accompagnarle alla crescita".
’DeepMammo’, che analizza rapidamente mammografie migliorando i processi di screening su larga scala, grazie all’intelligenza artificiale che ne aumenta la velocità e l’accuratezza, e ’Lokicode’, che favorisce la diffusione di smart contracts con criptovalute e blockchain, contrastando la scarsità di programmatori e gli alti costi di sviluppo, sono le ultime due start up in fase due di accelerazione. Promettono un futuro più smart, per ora sono una culla per potenziali imprenditori.