
Don Domenico Zafarana, parroco di Montepulciano,. sabato, dalle 18, nel Santuario di Sant’Agnese, festeggia quindici anni dall’ordinazione presbiteriale: la comunità si riunirà attorno al giovane sacerdote
Un sacerdote giovane, profondamente inserito nella comunità non solo religiosa ma anche in quella culturale e sociale, con ampie responsabilità e con in tasca, ormai da oltre dieci anni, il tesserino da giornalista. Può essere il profilo di don Domenico Zafarana, parroco di Montepulciano, che sabato, dalle 18, nel Santuario di Sant’Agnese, festeggia quindici anni dall’ordinazione presbiteriale. In realtà descrivere un sacerdote di soli 39 anni che da quasi sedici, subito dopo il diaconato, è inserito in una realtà così complessa e articolata richiederebbe molto più spazio. A chiamarlo, a ottobre 2009, fu il vescovo Rodolfo Cetoloni, che, dopo averlo conosciuto in Seminario a Siena, lo volle subito con sé; è stato prima vice-parroco, con don Azelio Mariani, poi da settembre 2012 gli è stata assegnata questa ampia responsabilità. A questa sorta di ‘curriculum’ si affianca l’impegno come Parroco, sempre aperto alla condivisione e capace, per esempio, di istituire i Ministri straordinari dell’eucarestia, che portano la comunione a chi non può recarsi in chiesa, per il sacramento.
"Non è una festa per me, non sarà l’esaltazione di una persona – dice don Domenico – ma un ringraziamento per la presenza sacerdotale nella parrocchia. Veniamo da anni complessi, dopo la pandemia i rapporti umani sono diventati più difficili, nessuno chiede più ‘come stai?’, si tende solo ai propri obiettivi. Il suggerimento – aggiunge il parroco – è venuto dal Consiglio pastorale che ha espresso l’esigenza di tornare a stare insieme, di condividere le esistenze, di lavorare insieme, che è poi un modo semplice per definire il percorso sinodale che sta compiendo la parrocchia, nel solco dell’insegnamento di Papa Francesco".
La comunità ha risposto con grande attenzione, vedendo in quest’anniversario l’opportunità, per il ‘festeggiato’, di ricapitolare questo periodo, che lui stesso definisce "complesso, sia a livello interiore sia sociale". La celebrazione si aprirà con l’Adorazione eucaristica all’Antoniano alle 21.15 di oggi, anniversario esatto dell’ordinazione, coincidente con quella di don Andrea Malacarne, altro giovane parroco, a Torrita di Siena.
Poi, sabato a Sant’Agnese, dopo la messa, la comunità testimonierà la propria riconoscenza a don Domenico anche a tavola, luogo in cui, secondo le indiscrezioni, i profumi della cucina siciliana, terra d’origine di Zafarana, si confonderanno con quelli delle specialità messicane, preparate dalle Suore Domenicane, e di quelle filippine, a cui sta lavorando la folta comunità asiatica che nel santuario ha un punto di riferimento.
Diego Mancuso