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"Commercio stremato. Non regge altri costi"

Armando Bennati di Confesercenti interviene, dopo l’aumento tari, ricordando le difficoltà del settore.

"Commercio stremato. Non regge altri costi"

"Non entro nel merito del dibattito politico, per quello c’è una sede preposta che è il consiglio comunale, ma parto da un dato oggettivo: il tessuto commerciale chiancianese non può far fronte a questa pressione". Non ha dubbi il responsabile di area Confesercenti Armando Bennati rispetto al vertiginoso costo ed aumento della Tari nel Comune di Chianciano, con ulteriore aumento dell’insoluto soprattutto da parte delle strutture non domestiche, alberghi ed hotel, che rischia di mandare in default l’intero sistema. Si profila, per la prima volta, la possibilità che siano le utenze domestiche ad accollarsi parte delle cartelle non pagate di parte delle aziende. "Il sistema commerciale è allo stremo ed è impensabile possa sostenere ulteriori costi". Fioccano anche le ricette per tentare di risolvere il gap fra il costo del servizio, che supera i due milioni e mezzo di euro, e quello che realmente riesce ad incassare il Comune che evidenzia una media annua di circa 1 milione e mezzo e si profila anche la possibilità di una class action sostenuta dall’unione dei consumatori. Il consigliere d’opposizione Roberto Esposito di Coraggio Chianciano, esprime dei suggerimenti il primo è quello di evidenziare nel conteggio il numero degli alberghi chiusi e di quelli all’asta. "Il reintegro dello spazzamento nelle attività gestite direttamente dal comune, visto che ci consentirebbe di risparmiare 160mila euro l’anno e che, sicuramente fatto a piedi con l’ausilio di aspiratori a batterie o trattorini aspira foglie, sarebbe anche più preciso ed efficiente. – sostiene Esposito- Ricalcolare il peso reale dei rifiuti, poiché negli ultimi anni Chianciano ha visto una notevole diminuzione delle presenze turistiche ed una riduzione del peso dei rifiuti conferiti del 35%, ma contemporaneamente si è vista consegnare fatture sempre più salate da Ato".

Anna Duchini