
La città del Cristallo festeggia la notizia dell’imminente apertura del nuovo museo del Cristallo. È, infatti, ormai prossima l’inaugurazione di una rinnovata struttura culturale che si trova nel cuore della città, cioè nell’area Boschi, la zona dove si trovava una delle aziende più storiche di Colle. Nonostante la crisi, nonostante tutte le difficoltà, nell’anima della città c’è ancora il cristallo come motore dell’operosità e della genialità. Questo va scritto a chiare lettere, Colle, infatti, mantiene ancora il suo primato di città del Cristallo, con i suoi operatori, che si aggirano tra i 15 e i 20 soggetti. Considerando chiaramente aziende, società, negozi, vetrerie e molatori, per un indotto di circa 600 persone. E la produzione del cristallo colligiano a livello mondiale si aggira sempre sul 14-15%.
Oggi arriva un ulteriore passaggio, quello di un rinnovato museo che racconta la storia del cristallo colligiano. Testimonianza ulteriore che questo settore continua ad essere radicato sul territorio. Quel museo che fu inaugurato nel 2001, ha visto un sostanziale una ristrutturazione grazie alla vittoria di un importante bando di finanziamenti europei nel 2016. Si tratta dei progetti di innovazione urbana, all’epoca furono investiti oltre un milione e duecentomila euro per l’ampliamento del Museo, con la risoluzione dei problemi di infiltrazione, ma anche l’abbattimento delle barriere architettoniche, la climatizzazione e un ingresso tutto nuovo che accolga il bookshop, che radunerà tutti i produttori colligiani di cristallo.
Tutto ciò con un contesto rinnovato di una piazza totalmente dedicata al cristallo. Si parla di un’inaugurazione per metà ottobre, l’altra buona notizia è che il colligiano Fabio Strambi, proprietario di alcuni manufatti di produzione della Ditta Stiver Coop, si è reso disponibile a concedere in comodato di uso gratuito al Comune per 15 anni molte opere che saranno inserite nell’allestimento museale.
Il Museo del Cristallo da sempre è uno degli spazi più particolari ed emblematici della cittadina colligiana, ed è anche lo spazio culturale colligiano che nel tempo ha avuto più visitatori. Il Museo dopo questa importante opera di riqualificazione, così, tornerà a essere anche un punto focale per il rilancio dell’economia locale basata appunto sull’antica arte delle cristalleria.