
L’assessore Vanna Giunti
La programmazione del Cinema all’aperto resta quanto mai in sospeso e con ogni probabilità non sarà più ospitata come da tradizione in Fortezza. Da tempo vanno avanti i colloqui tra amministrazione comunale e cooperativa Nuova Immagine, titolare della relativa concessione che riguarda sia la programmazione invernale (al Pendola), sia quella estiva. "Da tempo – spiega l’assessore al commercio Vanna Giunti – abbiamo intrapreso un dialogo per trovare una soluzione, senza avere risposte. Siamo sempre stati e continuiamo a essere aperti al confronto, per questo ci amareggiano certe polemiche a fronte di una totale disponibilità, come abbiamo dimostrato offrendo varie soluzioni alternative alla Fortezza, dove la coabitazione con la programmazione estiva è oggettivamente complicata e impedisce l’utilizzo completo della zona anfiteatro per le iniziative musicali, utile anche per evitare disturbo ai residenti di San Prospero".
A inizio marzo era stato effettuato il sopralluogo allo stadio, dove lo schermo sarebbe posizionato di fronte al settore della curva ospiti, dietro la porta. "Ma non avevamo ricevuto risposta – osserva Giunti – finché oggi (ieri per chi legge ndr) è arrivato un preventivo di 30mila euro di spesa per il trasferimento". Da Palazzo pubblico si fa notare che, oltre alla soluzione stadio, erano stati proposti gli Orti del Tolomei, le Fonti di Pescaia, il parco Unità d’Italia lungo la strada di Pescaia. Tutte proposte che sarebbero state rifiutate dalla cooperativa. "La convenzione del 2016 – precisa Giunti – non prevede una sede fissa per il cinema estivo, ma che oltre alla Fortezza si possano prevedere altre soluzioni. Ricordo che grazie a quella convenzione i locali del Pendola, di proprietà Asp, sono concessi a canone zero dal Comune, come il suolo pubblico in Fortezza, a fronte di forme di finanziamento concesse dall’amministrazione".
Cosa succederà adesso? Il Comune valuterà la proposta della cooperativa Nuova immagine, alla quale aveva preannunciato la disponibilità a contribuire ai costi di spostamento, per capire se quella cifra di 30mila euro può essere considerata adeguata oppure no. Poi si capirà quale sarà il destino dello storico Cinema ormai quasi sicuramente non più in Fortezza.
O.P.