REDAZIONE SIENA

Certosa di Pontignano, un gioiello da scoprire

Per le ’Giornate all’aperto’ la delegazione del Fai di Siena organizza una serie di visite guidate per gruppi di dieci persone

Edizione speciale, quest’anno, delle Giornate del Fondo Ambientale italiano, che va sotto il nome di ‘Giornate all’aperto’: sabato 27 e domenica 28 giugno il Fai aprirà per l’occasione la Certosa di Pontignano, gioiello della storia e dell’architettura locale. Sono stati scelti luoghi all’aperto che permettano di rispettare il necessario distanziamento sociale, organizzando le visite su prenotazione obbligatoria da effettuare online su www.giornatefai.it entro le 15 di venerdì 26 giugno. La Delegazione FAI di Siena, grazie alla disponibilità di Carthusia Pontignani Place of Charme Hotel&Resort, offrirà la possibilità di visitare gli affascinanti giardini e chiostri della Certosa di Pontignano. Si può definire una ‘fabbrica a crescita continua’: fondata nella prima metà del Trecento, venne quasi totalmente riedificata nella seconda metà del Cinquecento a seguito dei danni durante la guerra di Siena; poi vennero altri interventi ed accrescimenti. Nel dopoguerra il professor Mario Bracci, noto giurista, rettore dell’Università e ministro del commercio estero nel governo De Gasperi, decise di donarla all’ateneo. Che l’ha usata in questi decenni per tante iniziative, per le Summer School, per le Pontignano Conferences insieme al British Council.

La Certosa comprende, oltre agli ambienti organizzati attorno ai due grandi chiostri della clausura e ad altri due piccoli chiostri che disimpegnano gli ambienti comuni, anche la foresteria, improntata sul modello della villa rinascimentale. La facciata è caratterizzata da un doppio continuo loggiato ad archi a tutto sesto poggianti su esili colonnine ioniche e da una doppia scalinata, e prospetta sul giardino, cinto da mura, formato da aiuole a disegno geometrico, disposte attorno ad una grande peschiera rettangolare.

Sullo sfondo un boschetto di lecci con percorsi sinuosi. A destra un lungo pergolato, una vera e propria galleria verde in cui si aprono passaggi laterali, collega con un altro settore destinato ad orto e frutteto.

Un prezioso angolo di paradiso che rispecchia tutti i canoni tradizionali di un giardino all’italiana rinascimentale. Il giardino ospita la limonaia della Certosa che, in inverno, protegge quasi cento piante pluridecennali di limone. Il prezioso orto botanico, vincolato dalle Belle Arti, dispone di tipiche piante del Chianti, alberi da frutto e piante aromatiche. Le visite guidate saranno due la mattina, alle 10,30 e 11,30 e quattro nel pomeriggio, alle 15,30, 16,30, 17,30 e 18,30, riservate a gruppi di massimo dieci persone.