
GIOIELLI Alcuni pezzi recuperati
Asciano (Siena), 10 maggio 2017 - La scoperta ha avuto luogo fra il 2015 e il 2016 nel quadro di un progetto di recupero di materiale archeologico nel centro storico del Garbo. «Nel corso delle nostre ricognizioni a Piazza del Grano, all’interno di fondi della signora Concetta Tinagli, cui siamo molto grati per la grande disponibilità, abbiamo perlustrato due pozzi di butto comunicanti», racconta l’archeologo e autore del progetto Francesco Brogi in collaborazione con Comune e Sovrintendenza. «All’interno dei pozzi abbiamo scoperto un ingente materiale ceramico, circa 13.000 frammenti che vanno dal Medio Evo all’età contemporanea - continua Brogi –. Man mano che i materiali ceramici venivano recuperati gli addetti ai lavori si sono accorti della grande peculiarità delle forme medioevali dei recipienti di maiolica arcaica. Più procedevamo col lavoro di recupero, più ci si rendeva conto della caratteristiche uniche dei reperti, in particolar modo le decorazioni di un boccale mai riscontrate prima: un volatile in posa nell’atto di pulirsi le zampette, un motivo finora senza eguali!».
Da questo unicum del XIV-XV secolo emerge ancora con più forza la consapevolezza che ad Asciano vi fosse una importante produzione ceramica nel Medio Evo. «Ora stiamo tenendo un laboratorio aperto all’interno di Palazzo Corboli. Cataloghiamo i pezzi davanti ai visitatori effettuando i primi restauri per rendere partecipe il pubblico di quanto e quale lavoro precede una esposizione», dice. La preziosa collaborazione con Elisa Rubegni e i circa 20 volontari dell’Associazione Arca sono finalizzate all’allestimento dentro Palazzo Corboli di una sala dedicata interamente alle maioliche ascianesi.
Rosario Simone