ALESSANDRO VANNETTI
Cronaca

Centro rottamazione in fiamme. Violento incendio, ingenti i danni causati all’azienda

Tanta paura tra le persone e sconforto per i titolari. In azione i vigili del fuoco di Campostaggia e Siena

L'incendio a Colle

L'incendio a Colle

Colle Val d’Elsa, 18 maggio 2025 – Questa volta le conseguenze non appaiono devastanti come quelle del 2018 né, tanto meno, tragiche come quelle di un decennio prima, ma il terzo incendio al centro di rottamazione Rugi di Colle, divampato nel primo pomeriggio di ieri nell’area industriale San Marziale, ha suscitato la stessa paura nella gente e lo stesso sconforto nei titolari, i fratelli Massimo e Paolo Rugi, che dopo gli accorgimenti tecnici adottati sette anni fa (telecamere di sicurezza visionabili attimo per attimo anche a distanza, sensori di ogni tipo, allarmi di ultima generazione e netta separazione dei rifiuti da trattare con alti muri di cemento e ambienti separati) speravano di non dover più rivedere il fuoco nel loro stabilimento.

Le fiamme, purtroppo, hanno eluso ogni ostacolo e hanno attaccato due enormi cumuli di materiali non recuperabili destinati alla discarica, prelevati dagli ingombranti civili e industriali prima della rottamazione: plastica, gomma, gommapiuma, nylon, stoffa, che, non si sa ancora perché, hanno improvvisamente preso a bruciare. Il motivo lo accerteranno i vigili del fuoco di Campostaggia e Siena, intervenuti con quattro autopompe, tre giganteschi ‘granchi’ per ridurre la dimensione dei cumuli allontanando il materiale non ancora attaccato dal fuoco ed una piattaforma elevatrice per spargere acqua dall’alto sulle zone attaccate dal fuoco. Ne avranno per molte ore, prima di poter definire ‘domato’ l’incendio.

Sul posto anche i carabinieri della stazione colligiana, la polizia municipale, il sindaco Piero Pii e l’assessore all’ambiente Monica Sottili, andati a rendersi conto di persona della situazione dopo aver avvertito l’Arpat. Alle 19, le operazioni di spegnimento del fuoco e di ‘smassamento’ dei rifiuti erano ancora lontane dalla conclusione, anche se in netto avanzamento, mentre l’amministrazione comunale consigliava ai residenti delle zone vicine di tenere prudenzialmente chiuse porte e finestre: la grande frazione Gracciano è stata in gran parte risparmiata dalle enormi colonne di fumo, che il vento ha, però, sospinto soprattutto in direzione della frazione Selvamaggio e del quartiere La Badia, suscitando la preoccupazione dei residenti per il possibile ripetersi dei disagi del 2018. L’Agenzia regionale per la protezione ambientale ha avviato le indagini per individuare eventuali rischi e le zone di ricaduta del follout.

Al.Va