
C’è molta attesa per l’opera di Andrea Anastasio, l’autore del drappellone dell’Assunta che sarà svelato questo pomeriggio alle 19 nel Cortile del Podestà. L’artista romano non è "soltanto" un pittore, se possiamo ancora mettere definizioni all’arte contemporanea, ma si è sempre lascito tentare da percorsi paralleli di sicura suggestione: design, ceramista, anche editore, in un viaggio condito da belle curiosità tutte ampiamente soddisfatte. Sarà quindi interessante scoprire la sua particolare interpretazione dell’idea di drappellone, in un viaggio originale in equilibrio fra tradizione, con i suoi simboli obbligati, e la propria straripante personalità. L’aver lavorato anche con materiali come il vetro e la ceramica ci indica già strada di un laureato in filosofia già colpito dall’arte orientale, pronto ad ogni sfida anche con l’oggetto in seta come il cencio, ma anche influenzato dalla grafica con cui abbiamo tutti i giorni a che fare, nel confronto con punti di riferimento come Artemide, Memphis e Design Gallery. Artista quindi a tutto tondo che offrirà spunti necessariamente positivi ma anche gli stimolanti contrari. L’opera sarà illustrata sarà il direttore del MAO (Museo d’arte orientale) di Torino Davide Quadrio, dopo il saluto del sindaco Luigi De Mossi. Sarà oggi un momento colmo di attenzioni che potrebbe dare spunto ad un ripensamento sul luogo della presentazione, di sicuro fascino ma sta diventando stretto. Siamo passati dall’ufficio del sindaco alla Sala delle Lupe per arrivare all’Entrone. Il prossimo necessario passo la Piazza?
Massimo Biliorsi