
Cavalli, la sfida di Milani "Questo sarà l’anno di Una per tutti E la potrei montare io"
di Laura Valdesi
SIENA
I segni accompagnano il Palio. Che siano nel Drappellone, in un oggetto trovato in strada prima dell’assegnazione. Oppure in un sogno. Massimo Milani lo sa bene. Così si diverte a ’giocare’ con i segni, questa volta sui cavalli.
Sveliamo il dettaglio curioso.
"C’erano su due cavalli, una saetta sul manto di Violenta e altri segni tribali che spero porteranno fortuna durante la stagione a lei e a Una per tutti".
Hai sempre creduto tanto in Una per tutti.
"Ora tocca a lei. E’ il suo anno".
Perché è maturata?
"C’è stata due anni fa la pandemia. E’ venuta avanti".
Inizia la stagione, cosa chiedi da proprietario di cavalli?
"Che le piste siano in buone condizioni, speriamo che consentano di fare senza problemi l’addestramento".
Andrai a Monteroni?
"Da programma non ci faceva voglia oggi, abbiamo altri appuntamenti da svolgere. Poi i cavalli sono questi e tutto non possono fare, visto che la priorità viene sempre data al Palio di Siena".
Piste: Mociano è già stata messa a posto, ora tocca a Monticiano.
"Messa a posto è una parola grossa, vediamo se saranno praticabili e in base a quello che a mio giudizio sarà al riguardo i cavalli svolgeranno come sempre l’addestramento".
Le novità introdotte nel Protocollo 2023?
"Si perde l’essenza del Palio che così andrà a finire. E’ strategia, è gioco, bisogna fondamentalmente divertirsi. E se ci sono tutte queste regole... Già contiamo 20 cavalli in meno segnati, nel 2024 magari saliranno a 50. E così via. Troppe regole".
Nuovo pool veterinario: valutazione?
"Tutte persone espertissime, sanno di cosa si parla. Guardano i cavalli da corsa. Bene".
A scuderia che fantini ci sono?
"Sebastiano Murtas, Gabriele Lai, Alessio Bincoletto e Milani Massimo..."
Una notizia: ti vedremo a cavallo?
"Ci può stare, dai. Con un cavallino bravo".
Una per tutti?
"Perché no?".