
Caos carburante L’obbligo del cartello con il prezzo medio manda tutti in tilt
L’obbligo di esposizione dei prezzi medi regionali del carburante nelle stazioni di servizio, in vigore da ieri, fa montare le polemiche sul caro benzina anche a Siena, con la tensione che cresce sia tra i gestori che tra i clienti. "Dovremo esporre quotidianamente i prezzi medi regionali – spiega Luca Pesavento della Shell in Pescaia –, soggetti tutti i giorni a cambiamenti e che per questo vanno controllati attentamente ogni mattina. Non so quanto possa essere utile, per noi è un impegno ulteriore. Dispiace che per colpa di chi si approfitta della situazione debba essere additata tutta la categoria". Ma c’è anche rabbia tra i gestori, come nel caso di Gabriele Steffanelli dell’Agip in Pescaia: "Una norma senza senso, poco chiara. Volevo andare due settimane in ferie e lasciare aperto solo il Self, chi mi dice se posso partire o se devo rimanere qui a cambiare i prezzi tutti i giorni? Parliamo di sanzioni da 200 a 2000 euro, che non posso certo permettermi di pagare, specie avendo due impianti. Rischierei di perdere 4000 euro, in una situazione già complicata dal mancato rimborso delle accise". "Il prezzo medio manda in confusione i clienti – evidenzia Emanuele Coppola della Beyfin di Costalpino –. Spendere un’ora e mezzo la mattina a controllare i prezzi mi sembra assurdo. Vorrei capire qual è l’utilità, se non generare polemiche".
I gestori dovranno collegarsi con il sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ogni mattina aggiorna i prezzi medi regionali. "Siamo obbligati a esporre i prezzi entro le 10,30 – dice Barbara Stori, gestore Aquila in Massetana –. Una norma che fa ancor più confusione, con i clienti sballottati tra prezzi medi, self e servito".
Una confusione che automobilisti e clienti confermano, e che va di pari passo con la preoccupazione per l’aumento dei prezzi. "Aumenta tutto e controllare tutti i prezzi manda al manicomio – racconta Siro Bonelli –. Io uso la macchina spesso, avendo figlia e nipoti che vivono a Colle. A fine mese, la spesa è alta". "Sta diventando una caccia al tesoro – si unisce al coro Giovanni Serli –, siamo costretti a girare tra le stazioni per trovare quella più conveniente. Aumenta la benzina e anche la preoccupazione". Ma la categoria non ha intenzione di passare da capro espiatorio, come spiega l’ex presidente Faib, Martino Landi: "La norma crea grande confusione nei clienti che si troveranno di fronte un ulteriore cartello, oltre a quello del self, del servito e del differenziale. A cosa serve il prezzo medio regionale? Se mi trovo di fronte a una stazione con prezzi più alti cosa devo fare, marcia indietro? Ho visto che adesso i prezzi medi regionali più bassi sono nelle Marche. Bene, vuol dire che andremo lì a rifornirci anche da Siena – ironizza –. L’Antitrust si è già espresso sul possibile appiattimento della concorrenza: il rischio è che chi faceva prezzi più bassi, ora si adegui alla media più alta. Un effetto opposto a quello che il governo dice di volere generare. La speculazione è da altre parti".
Andrea Talanti