Campanini-Ferretti, duello ufficiale Il centrosinistra pronto alle primarie

Si voterà il 12 febbraio dalle 8 alle 21. I due candidati hanno firmato il il ‘Manifesto dei progressisti’. Il Psi siederà al tavolo della coalizione. Italia Viva per ora non chiude al Pd, continua il dialogo con i civici

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di Orlando Pacchiani

Nessuna sorpresa ai nastri di partenza delle primarie di centrosinistra: a sfidarsi saranno Anna Ferretti ed Ernesto Campanini, ora è ufficiale dopo la chiusura dei termini per la presentazione delle firme a sostegno delle candidature. Ieri alle 12 era fissata la scadenza per le proposte e poco dopo il comitato promotore, presieduto da Livia Gabbricci, ha dato il via libera ai due contendenti verificando la regolarità e ammissibilità della documentazione.

"I candidati – si annuncia nella nota stampa – hanno accettato e sottoscritto il ‘Manifesto dei progressisti e riformisti senesi per Siena 2023’ e la dichiarazione di impegno comune a riconoscere e sostenere lealmente il vincitore delle primarie". Da oggi dunque il centrosinistra ha ufficialmente aperto la corsa per la scelta della candidatura a sindaco. Si voterà il 12 febbraio dalle 8 alle 21, dove di preciso si saprà nei prossimi giorni.A sostegno di Anna Ferretti il Pd, Articolo uno, Sinistra civica ecologista, Liberi solidali e progressisti, mentre con Ernesto Campanini sono schierati Indipendenti e progressisti, Sinistra italiana, Europa verde. Resta per il momento fuori dalla corsa il Partito socialista italiano, che pure fa parte del tavolo di coalizione.

"Confermiamo l’impegno a un confronto serio con il candidato che uscirà vincente – si legge nella nota diffusa ieri dal Psi –. I socialisti daranno il loro contributo concreto alla definizione di un programma innovativo, da Siena deve partire il percorso per un nuovo centrosinistra in Italia che sappia mettere al centro le persone con i loro bisogni e meriti, che tuteli la dignità e sicurezza del lavoro, sappia coniugare sviluppo con tutela ambientale, garantisca la sanità pubblica e la pienezza dei diritti sanciti dalla Carta costituzionale". Resta invece ancora tutta da decifrare la posizione del Terzo polo.

Per Azione non ci sono dubbi, anche in seguito a un vertice con i coordinatori regionali: al primo turno è esclusa l’alleanza con il centrodestra ma anche con il Pd e quindi il centrosinistra. Per Italia viva, invece, non sarebbe ancora chiusa la porta al Partito democratico, con cui ha di recente raggiunto un complesso accordo in Regione.

Sullo sfondo anche il dialogo con i civici di Pacciani (che per ha sempre detto no ai simboli di partito) e con quelli che sostengono Massimo Castagni, cioè una parte dell’attuale maggioranza che ha appena ricevuto un secco no dai partiti di centrodestra sull’ipotesi primarie. La strada verso le amministrative è ancora lunga.