
Elisabetta Gnudi Angelini
Siena, 2 ottobre 2019 - La produttrice vinicola Elisabetta Gnudi Angelini, con 2,4 milioni di euro ha acquisito in un'asta del tribunale di Siena 1,6 ettari di Brunello di Montalcino nel cru storico Montosoli, che si aggiungono così al suo già importante vigneto. Lo riferisce Winenews aggiungendo che la proprietà «solo a Montalcino, ora, supera i 150 ettari vitati (di cui 62 a Brunello e 25 a Rosso), messi insieme con Caparzo (azienda fondata nel 1970 e acquisita poi nel 1998) e Altesino (acquisita nel 2002), che sarà la cantina che beneficerà di questa nuova acquisizione». «Altesino ha 'inventatò i cru a Montalcino. C'era e c'è ancora un produttore di grande livello come Baricci, nostro confinante - commenta Elisabetta Gnudi -, ma Altesino è stata la prima azienda a credere nei cru, nel 1975, e per me poter aggiungere questo ettaro e mezzo ai 5 che Altesino aveva già a Montosoli (e a cui vanno aggiunti i 9,5 che fanno parte di Caparzo, ndr), era una cosa molto importante, ed è l'obiettivo vero di questo investimento che complessivamente ha portato alla nostra realtà altri 10 ettari di terreno - ovvero la proprietà della ex Tenuta La Togata - di cui 9 di vigneti (compresi due a Rosso di Montalcino, ndr)». In Toscana la produttrice guida un gruppo sempre più importante nel vino, che unisce oltre 300 ettari di vigneto, con la cantina di Borgo Scopeto, nel Chianti Classico (70 ettari vitati) e La Doga delle Clavule nel Morellino di Scansano (60 ettari vitati), che si aggiungono a quelli di Montalcino.