Bper e Unipol, niente nozze con Mps "Non siamo interessati al dossier" E il titolo perde in Borsa il 10,8%

Prima Montani, poi Cimbri smentiscono l’apertura del dossier per il matrimonio tra Modena e Siena. Maione, presidente del Monte dei Paschi: "Noi continuiamo a lavorare per migliorare conti e utili".

di Pino Di Blasio

"Mps è a Siena, a noi non interessa nulla". Piero Luigi Montani, ad di Bper, è il primo a rompere gli indugi. E a usare l’incontro annuale tra i vertici della Consob, presidente Savona in testa, e i banchieri e gli operatori del mercato finanziario, per smentire le presunte pubblicazioni di nozze tra Modena e Siena, tra Bper e Monte dei Paschi, con l’eventuale benedizione di Unipol, socio forte.

Poco dopo, a Palazzo Mezzanotte, entra anche il presidente di Banca Mps, Nicola Maione. "Il Monte dei Paschi va avanti nel suo lavoro con l’obiettivo di migliorare conti e utili" è la sua dichiarazione secca. La conferma, in altri termini, della dottrina Lovaglio sul piano industriale come bussola per restituire valore alla banca e agli azionisti, a partire dal Tesoro, forte del suo 64%, che dovrà cedere entro il 2024.

Infine parla Carlo Cimbri, ceo Unipol e vero ’dominus’ di Bper, il presunto officiante delle nozze pubblicate su Repubblica, non su un albo pretorio. "Se Monte dei Paschi non interessa a Montani, a me ancora meno. Si tratta di fantasie giornalistiche" è la tesi liquidatoria di Cimbri. Che poi aggiunge, con qualche invito anche al lavoro degli amministratori delegati: "Non siamo mai stati contattati da nessun governo sul dossier Mps. Sfido chiunque a trovare una mia sottolineatura d’interesse sull’argomento. Bper è una banca che è cresciuta tanto negli anni scorsi, in poco tempo, quindi è totalmente impegnata nell’integrazione’ delle banche già acquisite. Capisco i discorsi sulle acquisizioni - è l’epilogo dell’ad Unipol - ma il valore per clienti, azionisti e banca si crea con un lavoro puntuale di tutti i giorni, e Bper oggi è totalmente concentrata su questo lavoro".

Qual è il risultato di tutte queste dichiarazioni, che smentiscono un’indiscrezione dopo quattro giorni, un boatos di Repubblica sul cantiere aperto per il tanto agognato terzo polo bancario? Il titolo Banca Mps ieri in Borsa ha perso il 10,8% del valore, chiudendo a 2,173 euro e con una capitalizzazione attorno a 2 miliardi e 740 milioni. Giovedì aveva toccato il massimo, 2,43 euro e superato di molto quota 3 miliardi di euro. Bper ha perso meno, l’1,96%, come aveva guadagnato molto meno a seguito delle voci. I dossier mai aperti, i cantieri del terzo polo solo su carta, le nozze sempre annunciate e mai consacrate, producono vantaggi solo per chi punta al rally istantaneo. E vende le azioni appena il vento dei sussurri si placa.