Botti di Capodanno. Il Chianti ha detto no

I comuni di Gaiole e Castellina hanno sottoscritto i divieti. Per i contravventori previsti. fino a 500 euro di multa.

Botti di Capodanno. Il Chianti ha detto no

Botti di Capodanno. Il Chianti ha detto no

Rischi per la pubblica incolumità in spazi comunque ristretti; rischi per l’integrità ambientale dei celebri borghi del Chianti; grosso fastidio per residenti e i turisti che sono tornati in gran numero, e pure rischi per chi nei giorni successivi si ritrovi a raccattare oggetti non esplosi e che sono in grado di ferire: tutti validi motivi per i quali i Comuni di Castellina e Gaiole in Chianti hanno sostanzialmente vietato i botti di Capodanno.

Le rispettive ordinanze sono state firmate dai sindaci, Marcello Bonechi e Michele Pescini. E se il provvedimento di Bonechi, a Castellina e nel proprio territorio, vale per tutto il primo gennaio, quello di Pescini a Gaiole si estende per tutte le feste, sino all’8 gennaio. Da quanto appreso, non ci sono circostanziati divieti invece a Radda, come spiegato dal primo cittadino Pier Paolo Mugnaini. Torniamo dunque a Castellina e Gaiole: in parole semplici, è fatto divieto di utilizzare, accendere, lanciare o sparare articoli pirotecnici di qualsiasi categoria, specie e tipo all’interno dei centri abitati in luoghi pubblici o privati. Ancora: divieto di utilizzare i botti in prossimità di cassonetti di raccolta rifiuti, aree di deposito rifiuti, in presenza di sostanze e depositi di materiale infiammabile come ad esempio gli impianti di distribuzione carburanti.

Multe salate per i contravventori, sino a 500 euro. Oltre che vietati, botti assai "costosi" se pizzicati sul fatto. Decisamente meglio un bel cenone.

Andrea Ciappi