Biotecnopolo, una donna senese nel cda Il quinto consigliere designato dai ministri

Dopo il decreto di revoca e nomina dei quattro membri, con Montorsi presidente, resta il posto per Tls. In pole Bracci e Santucci

Biotecnopolo, una donna senese nel cda  Il quinto consigliere designato dai ministri

Biotecnopolo, una donna senese nel cda Il quinto consigliere designato dai ministri

di Pino Di Blasio

Il rettore dell’Università Humanitas, Marco Montorsi, ha salutato i suoi colleghi all’ultima Conferenza dei Rettori di tre giorni fa. Il suo mandato scade il 9 giugno, ma al rettore dell’ateneo senese, Roberto Di Pietra, ha confessato che si vedranno presto sotto un’altra veste. Dopo il decreto del presidente del consiglio dei ministri, pubblicato l’8 maggio con l’ok della Corte dei Conti, il professor Montorsi è destinato a diventare il nuovo presidente della Fondazione Biotecnopolo. Prenderà il posto del professor Silvio Aime, revocato dal ministro dell’Università Anna Maria Bernini, e ’rimpallato’ per settimane in attesa di conoscere la sua sorte. Gianluca Polifrone, dirigente dell’Aifa, presumibilmente resterà vicepresidente, avendo solo cambiato ’casacca’, nel senso di essere stato designato, sempre dal ministro Giorgetti, non più al Mise ma al Ministero dell’Economia. Mentre Adolfo Urso, ministro per le imprese e il Made in Italy, ha piazzato nel cda del Biotecnopolo, l’ex vertice del Cnel Delio Napoleone. Con il Nobel Giorgio Parisi confermato dal ministro della Salute Schillaci.

Cosa accadrà ora? Il nuovo consiglio dovrà insediarsi e ufficializzare il cambio del presidente, rappresentante legale della Fondazione. Presumibilmente aspetteranno il decreto di nomina del ministro Schillaci, d’intesa con la ministra Bernini, del quinto membro del consiglio d’amministrazione, dopo l’ingresso di Tls tra i soci fondatori. Schillaci ha già il nome in mente, senese con un bel curriculum accademico. Ieri è arrivato un altro indizio: si tratta di una donna che è docente a Siena o che comunque ha un ruolo nell’ateneo senese.

La ricerca si restringe molto: sono due i nomi più papabili che potrebbero andare a genio anche al governo di centrodestra. Che ha applicato la legge Frattini per revocare i consiglieri "non graditi". Il primo nome è Annalisa Santucci, professore ordinario di Biochimica, già direttore del Dipartimento di eccellenza in Biotecnologie Chimica e Farmacia, con un curriculum ricco di incarichi di prestigio. L’altro nome è quello di Luisa Bracci, professoressa ordinaria del Dipartimento di Biotecnologie Mediche, già nominata tra i componenti del Comitato tecnico-scientifico della Fondazione Biotecnopolo, designata dal Ministero dell’Università e ricerca su indicazione dell’Università di Siena. Ma ci sono anche altre docenti con i titoli giusti per sedere nel nuovo cda.

La quinta nomina è importante anche per sbloccare i 70 milioni di euro, promessi dal ministro Schillaci nell’atto di indirizzo inviato al Biotecnopolo. Un nutrito elenco delle ’regole di ingaggio’ per dar vita al Centro Nazionale AntiPandemico, con laboratori da cercare, spazi e sedi da occupare e perfino assunzioni da programmare nei prossimi mesi. L’atto di indirizzo è stato inviato al presidente Aime, che però non ha potuto far altro che metterlo nel cassetto. L’unico passo concreto compiuto dall’ex presidente è lo stanziamento di 1 milione e 400 mila euro dai fondi del Biotecnopolo, per dare vita a 30 dottorati di ricerca in 11 Università italiane, da Firenze a Pisa, da Bologna a Padova, da Roma all’Humanitas. I 30 assegni saranno di 75mila euro ciascuno per tre anni: 45mila stanziati dal Biotecnopolo, gli altri 30mila dall’Università di riferimento. Dieci atenei pagheranno due dottorati di ricerca a testa, per 60mila euro in totale. L’Università di Siena, invece, in qualità di capofila della rete di atenei, avrà 9 dottorati più 1 esterno pagato da un soggetto terzo. Per uno stanziamento di 270mila euro complessivi. Non male come primo passo concreto.