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Biopsia liquida, la nuova frontiera per la cura dei tumori al polmone

Il professor Giordano, docente di Anatomia all’Università di. Siena, presenta lo studio. sulla diagnosi con analisi del Dna.

Biopsia liquida, la nuova frontiera per la cura dei tumori al polmone

La nuova frontiera oncologica potrebbe essere la ‘biopsia liquida’, ovvero leggere e diagnosticare la presenza di un tumore al polmone nel sangue: la strategia diagnostica, attraverso un semplice prelievo di sangue, consente di monitorare l’evoluzione del tumore e indirizzare verso la scelta della cura più efficace. Questo è il cuore del libro ‘Liquid Biopsy. New Challenges in the Era of Immunotherapy and Precision Oncology’ presentato alla Camera dei Deputati, che ha come autore - insieme a Antonio Russo, Ettore Capoluongo, Antonio Galvano - il professor Antonio Giordano, docente di Anatomia e Istologia Patologica all’Università di Siena e direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia.

La metodologia diagnostica, che si applica al procedere delle terapie di cura, sarebbe rivoluzionaria per oltre 8mila pazienti alle prese ogni anno con cancro al polmone : "La biopsia liquida è minimamente invasiva, a basso costo, ha tempi di refertazione molto rapidi ed è pressoché priva di complicanze – spiega il professor Giordano -. Inoltre, è caratterizzata da un alto livello di accettazione da parte dei pazienti e può essere ripetuta senza problemi, eseguendo campionamenti in serie per evidenziare in tempo reale l’insorgenza di resistenze alla terapia e, se necessario, modificare la cura". Il principale approccio di biopsia liquida oggi prevede l’analisi del dna tumorale circolante, che consiste nella ricerca di porzioni di dna rilasciate dalle cellule tumorali nel sangue periferico.

"Vent’anni fa le pubblicazioni che contenevano il termine ‘biopsia liquida’ erano meno di 50, oggi sono più di 10mila", spiega Antonio Russo, presidente del Collegio oncologi medici universitari: "A oggi le applicazioni della biopsia liquida validate in pratica clinica riguardano il tumore del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato, per la valutazione dello stato mutazionale del gene ‘Egfr’".

p.t.