CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Beko, sciopero e presidio a Siena: "Vogliamo risposte e garanzie"

La protesta dei lavoratori dopo le chiusure dei due stabilimenti in Polonia

Beko, sciopero e presidio a Siena: "Vogliamo risposte e garanzie"

Ieri i lavoratori di Siena della Beko hanno scioperato

Sciopero di due ore tra la fine del primo e l’inizio del secondo turno e presidio davanti alla fabbrica. Hanno incrociato le braccia e gridato la loro preoccupazione i 299 lavoratori dello stabilimento senese di Beko Europe, dove ieri è iniziata la “stagione della mobilitazione“. A fronte dell’improvvisa chiusura di due siti produttivi in Polonia e del trasferimento della produzione in Turchia, è scattata la protesta per le ripercussioni che tali provvedimenti avranno sul territorio nazionale. In attesa di un nuovo incontro al ministero delle Imprese e del made in Italy, alla luce del "silenzio assordante" opposto dalla multinazionale alle ripetute richieste di condivisione del piano industriale presentate dai sindacati, ieri la produzione si è fermata in tutti i cinque stabilimenti italiani. Quello di Siena viene considerato quello più a rischio, in quanto l’anno si chiuderà con una produzione di 267mila pezzi (congelatori), cioè il minimo storico. Da oltre un anno i lavoratori, nonostante il passaggio da Whirlpool a Beko lo scorso aprile, si trovano in cassa integrazione in media per 7-10 giorni al mese con conseguente ’taglio’ degli stipendi.

"Questo è solo il primo passo – hanno tuonato i segretari di Fiom, Fim e Uilm di Siena –, è il segnale per dire a Beko che non potrà fare in Italia quello che ha già fatto in Polonia. Comune e Regione utilizzino tutti gli strumenti in loro possesso per governare questa crisi, che rischia di avere ripercussioni impattanti non soltanto a Siena, ma anche su tutto il territorio provinciale". Ad aggravare la situazione, il fatto che proprio ieri l’azienda ha modificato all’improvviso il calendario dei giorni di cassa integrazione di settembre per problemi nell’approvvigionamento dei materiali. E mentre sindacati e lavoratori hanno ribadito la richiesta al ministero di convocare al più presto il tavolo a Roma, ieri qualcosa si è mosso: Valerio Fabiani, delegato del presidente Giani alle crisi industriali, ha fissato per l’8 ottobre un incontro con Beko per fare il punto della situazione e cercare una mediazione.

Solidarietà ai 299 operai è stata espressa dalla consigliera regionale Pd Anna Paris, dalla candidata del centrosinistra alla presidenza della Provincia Agnese Carletti e dal gruppo Dem in Consiglio comunale a Siena, promotore di un’interrogazione urgente al sindaco Nicoletta Fabio, firmata da tutte le opposizioni. Vicinanza ai lavoratori anche dai consiglieri comunali di Fdi, Pierluigi De Angelis ed Emanuela Anichini.