REDAZIONE SIENA

Ateneo aperto per 3.400 studenti. Il rettore: "Vivete la città campus"

Le presentazioni dei 78 corsi nelle sedi universitarie. Da San Francesco alle Scotte, da Arezzo a Grosseto

Ateneo aperto per 3.400 studenti. Il rettore: "Vivete la città campus"

"L’orientamento ai nuovi studenti è partito già da qualche mese: siamo andati nelle scuole superiori ad esempio a fare incontri di presentazione e ci saranno ancora altre iniziative. L’open day rientra in questo percorso di aiuto dei ragazzi nello scegliere il corso di laurea cui iscriversi. Quest’anno il numero dei prenotati alle attività è significativamente cresciuto. Siamo a ben oltre 3.400 prenotazioni per gli appuntamenti nelle varie sedi dell’Ateneo".

Così il rettore Roberto Di Pietra ha raccontato l’open day 2024 dell’Università degli Studi. L’anno scorso erano stati 1.800 i partecipanti, quest’anno 3.400. Si sono tenuti incontri con docenti e studenti tutor nei vari plessi: da San Francesco a via Mattioli, ma anche a San Miniato, pian dei Mantellini e San Niccolò.

"Non solo incontri informativi, ma anche formativi tenuti da tutti i Dipartimenti per far capire ai ragazzi come è organizzato ogni corso di studio - spiega la professoressa Lucia Morbidelli, delegata all’orientamento -. L’open day è occasione per essere informati sull’offerta didattica ma anche per testare la propria attitudine, predisposizione al tipo di studio. Sono forniti dettagli sugli insegnamenti, ma anche sulle prospettive occupazionali. E poi vengono spiegati i servizi agli studenti presenti in ateneo e in città e fatti visitare i luoghi di studio. Il mio consiglio? Scegliere il percorso per cui si ha un interesse, non pensando al lavoro".

Sono stati illustrati ai ragazzi, delle scuole senesi e della provincia, i 78 corsi di studio complessivi, di cui 34 triennali, 6 a ciclo unico e 38 corsi magistrali che compongono l’offerta formativa per il prossimo anno accademico. Tra le novità ci sono il corso di laurea in Scienze per la formazione primaria, ad Arezzo; il corso in Tecnologie per l’ambiente, le costruzioni e il territorio a San Giovanni Valdarno; e il corso magistrale in Chimica per le scienze agroalimentari. "Intendiamo inoltre presentare l’Università attraverso i suoi luoghi, le sue attività ed i suoi servizi costantemente in crescita – aggiunge il rettore Di Pietra -. L’esperienza di studio a Siena è anche un’esperienza di vita, in una città-campus a misura di studente: qui da una sede all’altra ci si sposta a piedi, non ci sono lezioni con 3/400 partecipanti e il rapporto con il docente è diretto".

Intanto la vicenda della mensa Bandini continua a tenere banco. All’indomani della richiesta fatta dal rettore Montanari nel corso della cerimonia inaugurale dell’anno accademico alla Stranieri, cui ha preso parte anche il presidente della Toscana Eugenio Giani. "Come ha detto Montanari qui c’è una comunità di oltre 20mila studenti che ha bisogno di due mense – conferma il rettore Di Pietra – , di almeno 4mila pasti al giorno, anche la sera e le attuali convenzioni con i bar non possono essere soluzioni definitive né soddisfacenti. Alla Stranieri il presidenti Giani, al quale Montanari ed io ci siamo rivolti, si è impegnato per una seconda mensa. Non per continuare con la Bandini, ritenuta non idonea dal Comune, ma per un’altra struttura e il Dsu ha già a bilancio oltre 4 milioni di euro, pertanto non è necessario aspettare la vendita della Bandini. Dove e come farla, poi, a me non interessano, mi preme solo si faccia e al più presto".

"Dopo un paio d’anni di scaricabarile è stata fatta chiarezza sulla mensai – dice il presidente del consiglio territoriale studentesco Giuseppe Marano -. Ringrazio il Comune ma non deve essere un modo per far sì che l’attuale situazione di ripiego, cioè i bar-mensa dislocati nelle varie sedi d’ateneo, diventi definitiva. Le istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità. È necessario un miglioramento dei servizi agli studenti per opera del Dsu".

Paola Tomassoni