CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Asp, scontro sui nuovi aumenti. Tucci: "Tariffe competitive rispetto ad altre strutture simili"

Masi, Pd solleva il caso degli incrementi delle rette e delle perdite nel bilancio della società. L’assessore: "Gli ospiti godono di un servizio infermieristico H24 a carico dell’Azienda". .

L’aumento delle tariffe di Asp, azienda che si occupa di case di riposo, mensa centralizzata e farmacie comunali, finisce in Consiglio comunale. A chiedere chiarimenti, il consigliere Pd Alessandro Masi, cui ha risposto l’assessore alle Partecipate, Enrico Tucci: "Il problema della sostenibilità economica delle Rsa toscane è da tempo fonte di preoccupazione di tutte le amministrazioni pubbliche locali e regionali". Tucci ha ricordato la proposta di legge del marzo 2023 firmata dai consiglieri regionali Pd "per trasformare le aziende di servizi alla persona (oggi di diritto pubblico) in aziende di diritto privato, alla cui base c’è la constatazione dell’insostenibilità economica delle Rsa". "Tale proposta – ha evidenziato l’assessore – fu ricusata da questo Consiglio comunale che approvò una mozione di maggioranza per sollecitare il Consiglio regionale a interrompre l’iter di tale legge e a prendere impegni sul mantenimento della personalità giuridica pubblica delle Asp". In aula sono stati quindi citati da Tucci il protocollo di intesa fra Regione e gestori delle Rsa, per valutazione i costi delle Residenze e individuarne il livello di sostenibilità economica nel medio periodo, nonché il documento dei rappresentanti delle Associazioni dei gestori Rsa della Toscana con l’appello rivolto a Regione, Comuni e sindacati per rispondere agli effetti della crisi e garantire la copertura dei rinnovi contrattuali.

"Nonostante gli aumenti della quota sanitaria attuati dalla Regione – ha sottolineato Tucci –, importanti ma, come riconosciutodallo stesso presidente Giani, insufficienti rispetto agli effettivi costi sostenuti, la quota sociale riconosciuta dai Comuni è ferma al 2016". L’assessore ha quindi analizzato la situazione a Siena: "I nostri ’ospiti’ godono di un servizio infermieristico H24 non previsto dalle norme regionali, servizio a totale carico dell’Azienda. Circa l’aumento delle quote, rimangono incrementi ben al disotto delle medie inflazionistiche e le tariffe sono competitive a livello provinciale, rispetto a strutture analoghe del territorio".

Tucci ha poi precisato: "Grazie anche a nostre osservazioni, le riduzioni previste dal secondo mese ed erogate in regime privatistico, sono state rimodulate, andando incontro alle esigenze degli ospiti. Il Comune è consapevole della necessità degli aumenti tariffari applicati e ne condivide l’applicazione. Quanto alla sostenibilità del bilancio di Asp – le parole dell’assessore –, la lettura del bilancio di previsione 2024 denota attenzione alla valorizzazione dei ricavi (tramite un utilizzo dei posti a disposizione al di sopra del 95%, con indice di riempimento fra i massimi del mercato), analisi e contenimento dei costi".

Masi ha replicato: "L’incremento dei costi coinvolge le rette per autosufficienti e non autosufficienti. In particolare, nelle residenze per non autosufficienti l’aumento è di 1.06 euro al giorno a partire dal primo marzo e da quella data non saranno inoltre più applicate le riduzioni previste a partire dal secondo mese di ricovero degli assistiti in regime totalmente privato". E ancora: "Nelle residenze per soggetti autosufficienti l’aumento è di 4 euro al giorno dal primo marzo, di 2 euro al giorno dal primo giugno e di 2 euro al giorno dal primo settembre 2024 – ha concluso Masi –. La spesa per i non autosufficienti presso le Rsa di Asp dal primo gennaio ammonta a 111,10 euro al giorno, con un aumento di 4,66 euro al giorno di cui 3,60 da parte della Regione con la quota sanitaria (57,60 euro) e 1,06 euro a carico della parte sociale (utente o Comune, pari a 53,50 euro)". Poi l’affondo: "Il Comune è convinto della sostenibilità del bilancio di Asp. Eppure, dopo la perdita di 53mila euro dell’anno scorso e l’abbattimento di fondi svalutazione per 1 milione, nel consuntivo 2023 c’è un’ulteriore perdita da 608mila euro, al netto di un utilizzo di 188mila euro di fondi riserva. Quanto alle rette, il riferimento dell’Asp pretendeva qualcosa di più per il ruolo di protezione simbolico che rappresenta".