
Flai Cgil e Fai Cisl Siena invocano tutele per le imprese e per i lavoratori agricoli, che verranno colpiti dai nuovi dazi Usa
L’agroalimentare è il motore economico di Siena e provincia con migliaia di aziende e posti di lavoro. Il comparto vitivinicolo senese – dichiarano Flai Cgil e Fai Cisl – è fortemente legato all’export e gli Usa rappresentano circa il 35% delle esportazioni confermandosi come il principale mercato di riferimento.
Andrea Biagianti (Flai-Cgil Siena) e Gabriele Coppi (Fai-Cisl Siena) lanciano un appello: "I dazi Usa al 15% e le incertezze del mercato mettono a rischio posti di lavoro e produzioni. Per un’analisi più compiuta dobbiamo attendere i termini dell’accordo, ma i dati della Camera di Commercio già confermano una battuta d’arresto per l’export senese nel primo trimestre 2025".
"Servono misure immediate per sostenere le imprese – proseguono i sindacalisti – e tutelare l’occupazione nel settore vitivinicolo. Chiediamo a Governo e Regione interventi strutturali per le aziende, investimenti per l’accesso a nuovi mercati e ammortizzatori sociali straordinari. Riteniamo, infatti, necessaria la cassa integrazione in deroga per i lavoratori agricoli a tempo determinato. Questi ultimi, in netta prevalenza nel comparto, sono totalmente sprovvisti di uno strumento di integrazione salariale e saranno i primi a scontare le conseguenze negative di un rallentamento nelle esportazioni". E infine: "Stiamo lavorando da tempo alla costituzione di un tavolo permanente in Provincia con le istituzioni locali, la Regione, la Cciaa, le parti datoriali, sullo sviluppo e il rilancio del territorio – si conclude –. Chiediamo una convocazione urgente, allargata anche ai Consorzi di Tutela, per un confronto specifico sui dazi".