
Elisabetta Tognana fondatrice delle Donne del Vino insieme a quattro socie a Firenze Palazzo Vecchio (foto dal sito Cinelli Colombini)
Siena, 31 luglio 2025 – Una pioniera. Una donna moderna che partecipava anche ai rally con successo, a fianco di nomi importanti di questo sport. Un’imprenditrice che sapeva leggere il futuro. E che ha scritto anche quello del vino nella nostra provincia e in Italia. Si è spenta all’età di 70 anni Elisabetta Tognana che aveva creato l’Associazione Donne del Vino nel 1988. Un’iniziativa rivoluzionaria, all’epoca, affrontata con un altro grande nome dell’imprenditoria vinicola d’eccellenza, Francesca Colombini. Tognana ha combattuto, fiera come è sempre stata nella vita, contro la malattia. L’ultimo saluto ieri nella chiesa di San Bartolomeo alle Volte alte a Siena.
"Se oggi le Donne del Vino italiane sono la più grande e attiva associazione del mondo questo è nato dal coraggio di una giovane veneta figlia di industriali della ceramica che arrivata in Toscana ha unito la sua passione per le corse in auto con la produzione di vino a Vistarenni nel Chianti Classico. Intraprendente e disposta a sfidare i luoghi comuni – scrive Donatella Cinelli Colombini sul suo sito della sua azienda – ha riunito un piccolo gruppo di pioniere fondando a Firenze l’Associazione Nazionale Donne del Vino. Un gruppo costituito da tutte le componenti della filiera: produttrici, enotecarie, ristoratrici, giornaliste sommelier … e fino dall’inizio pensato in modo democratico con un limite di durata per la presidenza".
Cinelli Colombini prosegue: "Al cordoglio delle Donne del Vino della Toscana, soprattutto di quelle che hanno conosciuto Elisabetta, si è aggiunto il rimpianto delle consigliere nazionali e poco dopo delle socie di tutta Italia riunite in assemblea. Elisabetta Tognana lascia dietro di sè un ricordo e una gratitudine immensa per il suo contributo alla crescita dell’importanza e del numero delle donne nel comparto enologico. All’inizio la guardavano con sufficienza e con sorrisetti di scherno ma lei andò avanti a testa alta e, in occasione dell’evento del 2021 in Palazzo Vecchio a Firenze, ebbe la gioia di vedere la forza di un’associazione capace di incidere nel costume italiano e nel mondo del vino".