RICCARDO BRUNI
Cronaca

Accademia Chigiana ’Sonatine’ per Boulez

Nuovo concerto di ’Derive’: stasera Matteo Cesari e Anton Gerzenberg protagonisti del viaggio nella storia musicale francese del secolo scorso.

Anton Gerzenberg

Anton Gerzenberg

Un grande omaggio a Pierre Boulez, interpretato dai solisti Matteo Cesari e Anton Gerzenberg. Questa sera alle 21.15 a palazzo Chigi Saracini, nel salone dei concerti, si terrà il concerto ’Sonatine’, nuovo appuntamento del cartellone del Chigiana International Festival & Summer Academy, intitolato "Derive" proprio in omaggio a Pierre Boulez, di cui ricorre il centenario della nascita. Un itinerario fatto di note, attraverso il quale l’Accademia senese vuole condurre il pubblico, come in un autentico viaggio tra le sonorità e la storia musicale francese del secolo scorso, sulle tracce dell’eredità del grande compositore.

"La serata – spiegano dalla Chigiana – si inserisce nell’àmbito dell’ampio focus dedicato a Pierre Boulez e si configura come una profonda riflessione sull’eredità musicale di una delle personalità più influenti del secondo Novecento, esplorando la relazione dinamica tra flauto e pianoforte attraverso una molteplicità di linguaggi e forme". Protagonista al flauto sarà Matteo Cesari, artista, interprete e ricercatore, vincitore di numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Kranichsteiner Musikpreis di Darmstadt, presenza costante alla Chigiana, dove partecipa come musicista in residence ai corsi di composizione tenuti da Salvatore Sciarrino.

Accanto a lui, al pianoforte, si esibirà Anton Gerzenberg. La serata prenderà le mosse da tre brani del compositore francese: Incises, Sonatine e Douze Notations. Seguiranno quattro opere che attraverseranno il Novecento musicale francese: Six Épigraphes Antiques di Claude Debussy, Le merle noir di Olivier Messiaen, Nataraja di Jonathan Harvey e Soubresauts di Philippe Manoury, erede autorevole della lezione bouleziana.

"Il programma – spiegano dall’Accademia – propone un dialogo raffinato tra flauto e pianoforte, strumenti dai timbri contrastanti eppure sorprendentemente complementari, capaci di dar vita a un paesaggio sonoro denso, stratificato, in continuo movimento. Più che seguire un ordine cronologico, la scelta dei brani disegna una mappa di corrispondenze e affinità, tessendo una trama ideale che riconduce ciascun compositore al pensiero e alla figura di Pierre Boulez. Una riflessione musicale sul tempo, sulla memoria e sulla trasformazione della forma". Il concerto è realizzato con il patrocinio dell’ambasciata di Francia, dell’Institut Français Italia e con il sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati.