MICHELA BERTI
Cronaca

Accademia Chigiana di Siena: Successo Internazionale nel 2024 e Progetti Futuri

L'Accademia Chigiana celebra un 2024 di successi internazionali e si prepara a consolidare il suo ruolo a Siena.

Nicola Sani direttore artistico dell’Accademia Chigiana

Nicola Sani direttore artistico dell’Accademia Chigiana

Siena

"Un anno bellissimo. Uso una parola forse desueta, ma è così". Si è affidato ad un semplice aggettivo come "bellissimo" il direttore artistico dell’Accademia Chigiana Nicola Sani per descrivere un anno, il 2024, che ha visto la prestigiosa realtà senese incassare successi. Dopo il Centenario non era facile avere una grande stagione, invece il presidente Carlo Rossi, il direttore artistico Nicola Sani, Angelo Armiento direttore amministrativo e Stefano Jacoviello responsabile progetti culturali e media sono riusciti a portare a casa numeri impensabili.

Direttore, soddisfatto?

"Molto, volevamo dare un senso al decimo anniversario del nostro Festival. Non era facile creare un progetto coinvolgente dopo il Centenario, ma abbiamo chiuso il decimo anno con un totale di 286 eventi".

Nuovo corso per la Chigiana?

"L’Accademia ha saputo uscire da una crisi drammatica, legata alle vicende del Monte dei Paschi di dieci anni fa, riuscendo a riposizionarsi in ambito internazionale".

La formula vincente?

"Il sapiente utilizzo delle risorse. Grazie anche al presidente Carlo Rossi siamo riusciti a potenziare il nostro progetto ed allargare il raggio d’azione per essere competitivi con realtà internazionali che hanno maggiori risorse economiche. Ma dopo il Centenario è arrivata il Concerto per l’Italia con la Filarmonica della Scala, perché questa è la percezione della nostra realtà".

Una realtà di portata internazionale che vuole consolidare il radicamento in città...

"Tutta la città ora si appropri di questa risorsa, approfittiamone. Musicisti immensi vengono qui perché c’è la Chigiana. Le racconto un aneddoto personale...".

Dica...

"Zubin Mehta era davanti a me nel suo camerino allestito per il concerto a Siena e chiamò Daniel Baremboim. “Ciao Daniel, sono proprio nel posto dove ti ho conosciuto per la prima volta“. E’ stata una grande emozione perché è la storia che ti scorre davanti. E questo è possibile in pochi posti. A Siena sì".

La Chigiana in dieci anni si è reinventata, nelle sue parole si legge un grande orgoglio...

"E’ un dato di cui essere molto orgogliosi. Se poi si unisce all’enorme crescita dell’utenza, dai 6mila di dieci anni fa agli oltre 65mila di oggi, senza contare l’utenza mediatica, si capisce che sono stati raggiunti risultati impensabili. Abbiamo saputo portare l’Accademia nel nuovo millennio. Non poteva più essere legata a una concezione elitaria, oggi l è diventata patrimonio di tutti e Palazzo Chigi Saracini è la casa della musica".

Tra pochi giorni saremo nel 2025, qualche anticipazione?

"Vogliamo rendere la Chigiana sempre più al centro della vita della nostra città. Siena è una delle grandi capitali della musica classica in quanto può competere con Berlino, Londra, Parigi e Salisburgo. Come centro di formazione la Chigiana è considerata oggi come una delle più importanti realtà internazionali. Dunque è importante che la città si appropri in maniera consapevole di questo grande patrimonio. Certi valori che una volta venivano dati per scontati e che appartenevano a una piccola élite, oggi devono diventare orgogliosamente patrimonio di tutti. Sarà un anno in cui grazie all’intenso rapporto con il Comune, con i Teatri di Siena, Siena Jazz, il conservatorio Franci (condividiamo Polo musicale senese), l’Opera della Metropolitana e il Santa Maria della Scala saremo sempre più al centro della vita di tutti i senesi e di coloro che verranno qui per accrescere la propria cultura".