
"A rischio il futuro di Siena Jazz" Scontro tra docenti e governance
di Cristina Belvedere
Note stonate a Siena Jazz. L’opera di risanamento economico della nuova governance sta sollevando le proteste del Coordinamento Docenti dei corsi di formazione musicale e dei corsi pre-accademici. Gli insegnanti esprimono "seria preoccupazione sul futuro dei corsi per l’anno accademico 20232024". In una lettera, indirizzata lo scorso giugno ai vertici di Siena Jazz e allo stesso sindaco Nicoletta Fabio, i docenti chiedono chiarezza sul futuro della formazione di base, sulla Peter Pan Orchestra, sulla preparazione ai corsi accademici (PreAfam) e sui seminari Kind of Blue.
"Attualmente sembra che la governance di Siena Jazz sia intenzionata a “sospendere” tali corsi adducendo motivazioni di ordine economico – è l’allarme del Coordinamento –. Nessuna comunicazione ufficiale, “se ne riparla a gennaio” è stato detto a qualcuno di noi, nonostante con una email, alla quale non è stata data risposta, e con telefonate sia stata richiesta chiarezza sulla questione". I docenti sottolineano: "E’ evidente che avviare un corso a gennaio non ha senso né dal punto di vista economico né dal punto di vista didattico. Si interromperebbe un flusso virtuoso di esperienze formative che sono sempre state la linfa vitale dell’Accademia stessa. Oltre a costituire il punto di contatto con la città, questi corsi hanno sempre formato un numero consistente di allievi che come sbocco naturale hanno l’ingresso ai Corsi Afam".
E ancora: "A noi non sembra né serio né professionale da parte della Direzione giungere alle porte dell’autunno senza comunicare nulla sulla programmazione futura. E’ una questione di rispetto verso gli attuali allievi, i loro genitori – è la critica – e verso l’attuale corpo docente, fatto di veterani di Siena Jazz e di nuove leve". Poi l’affondo: "Registriamo l’assenza di quella visione programmatica necessaria a condurre Siena Jazz. Riteniamo che la sola gestione del risanamento economico non sia sufficiente a salvare l’encomiabile lavoro svolto dalle Direzioni precedenti, da docenti e artisti che hanno contribuito a far sì che Siena Jazz sia un’istituzione famosa a livello internazionale". Gli insegnanti concludono: "Non avendo ottenuto risposta dalla Direzione, abbiamo deciso di raccontare pubblicamente questo grave problema che potrebbe danneggiare non solo il futuro di numerosi aspiranti musicisti, ma anche la realtà musicale senese e nazionale".
Il presidente Vito Di Cioccio non è sorpreso: "Lo scorso 7 agosto ho incontrato il sindaco Nicoletta Fabio per un aggiornamento generale su Siena Jazz. Nell’occasione abbiamo parlato anche della lettera dei docenti. Ho mostrato, numeri alla mano, che pochissimi tra coloro che hanno frequentato i corsi pre-accademici ha scelto di continuare il percorso nell’Accademia. Inoltre questi corsi sono insostenibili in termini economici, perché costano molto e sono organizzati male". Di Cioccio evidenzia: "E’ in programma un incontro con il Coordinamento dei docenti, ma non subito perché ci sono altre priorità. Per ora siamo stati impegnati con i seminari internazionali, che sono stati un successo. Poi servono verifiche e conti, che prima non sono mai stati fatti, sulle attività dell’istituzione musicale. Non vogliamo infatti arrivare a fine anno facendo debiti, modus operandi adottato finora". Il presidente conclude: "Vogliamo concentrarci sui corsi dell’Accademia, che danno lustro a Siena Jazz. Quanto a quelli pre-accademici, verranno riorganizzati anche attraverso una selezione dei docenti, per innalzare il livello qualitativo".