ELENA SACCHELLI
Cronaca

Sessant’anni di storia del territorio. Il racconto attraverso la cronaca

Francesco Poletti ha donato le sue ricche raccolte di ritagli di giornale alla biblioteca comunale ’Arzelà’

Una vita dedicata a raccogliere articoli di cronaca, curiosità e notizie su Santo Stefano Magra e Ponzano. Francesco Poletti, classe 1938, nato a Ponzano e tuttora residente nel territorio comunale di Santo Stefano, è un dipendente provinciale in pensione con la passione per la storia e la cronaca, soprattutto dei suoi luoghi. "Tutto è nato da una notizia di nera dei primi del ‘900, l’omicidio di un prelato che ha destato in me molta curiosità – racconta –. Da lì ho iniziato a collezionare articoli di ogni tipo che riguardassero i posti in cui sono nato e vivo ancora oggi: curiosità, notizie drammatiche che la gente ha dimenticato, notizie sui personaggi più illustri. Tutti su Santo Stefano, Ponzano e in parte sulla provincia della Spezia".

Sessant’anni di raccolta meticolosa di uscite stampa, sessant’anni di ritagli e conservazione su appositi quaderni divenuti poi volumi, conservati con grande precisione, come solo i veri collezionisti sanno fare. Poletti, che vive con la moglie ed è padre di due figli maschi, oltre a essere nonno e anche bisnonno, in questi giorni ha deciso di donare la sua preziosa collezione alla biblioteca Cesare Arzelà di Santo Stefano (che ha inaugurato la nuova sede in via Arzelà, il viale della stazione), facendo un grande dono a tutta la comunità. In tutto 13 volumi rilegati più un indice diviso per decenni, a disposizione di chi avesse la curiosità di sfogliarli. All’interno notizie di ogni tipo: come il passaggio di Mussolini a Ponzano con tanto di foto che lo immortala nei locali della Ceramica Vaccari, documentazioni sulle visite dei Presidenti della Repubblica in provincia e molte altre. L’amministrazione comunale esprime estrema gratitudine per l’enorme lavoro e la grande generosità di Francesco Poletti, che contribuisce a mantenere viva la memoria e la storia di Santo Stefano Magra. "Voglio bene al mio paese, mi sono appassionato a tante storie – conclude –, ogni giorno ho sfogliato giornali, consultato biblioteche e archivi, sono sempre stato attento alle notizie e quando mancavano i commenti ero io stesso a farli. Anche questi si trovano nei miei volumi, chiunque può consultarli".