Sarzana, 24 settembre 2024 – Verranno interrogati stamani in carcere dal gip Mario De Bellis i protagonisti della feroce rissa scoppiata sabato pomeriggio nella centralissima piazza Martiri della Libertà.
Sei dei 7 marocchini protagonisti sono stati arrestati e da sabato notte sono “ospiti“ della casa circondariale di Spezia mentre un 24enne è ancora ricoverato nel reparto di urologia dell’ospedale San Bartolomeo di Sarzana.
L’indagine dei carabinieri è indirizzata anche su altri due giovani e saranno molto utili per il riconoscimento anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Il ferito più grave oltre a un taglio alla testa, i carabinieri hanno sequestrato un’ascia, rischia di perdere un rene.
I carabinieri della compagnia di Sarzana che sono intervenuti sabato pomeriggio per sedare la violenta rissa a colpi di bastone e lame scoppiata in piazza Martiri della Libertà stanno concentrando l’attenzione sui motivi che hanno scatenato uno scontro così duro, per altro messo in atto in pieno giorno sotto gli occhi dei passanti e commercianti.
Ma anche di due carabinieri in borghese che hanno seguito le varie fasi delle botte chiedendo nel frattempo l’intervento dei rinforzi. Quando i colleghi sono arrivati hanno proceduto al fermo di alcuni protagonisti mettendosi poi sulle tracce di altri due giovani che sono riusciti a fuggire.
I militari hanno trovato a terra con la camicia completamente intrisa di sangue e hanno chiesto l’intervento della Pubblica Assistenza per il trasporto al pronto soccorso. Il giovane è stato colpito alla testa e al fianco ed è stato ricoverano in urologia piantonato dai carabinieri. Tra i protagonisti della rissa ci sono due marocchini residenti nella Provincia di Pisa: un 27enne e un 23enne.
Un paio sono risultati irregolari sul territorio mentre uno era sottoposto all’affidamento in prova. Gli arrestati sono Moamed Laasel il più anziano del gruppo del 1986, Abdelghani Jarouni classe 2000, Issmail Nasry 2001; Yassine Hakimi, Bilal Lassel 2000.
Gli arrestati si sono affidati alla difesa degli avvocati Alberto Ferdeghini del foro si Spezia e il collega Riccardo Ragusa di Massa. L’ipotesi sulla quale gli inquirenti stanno lavorando è legata al controllo del giro di spaccio. Un fenomeno che sta riprendendo pesantemente vigore in città come dimostrano i numerosi arresti effettuati negli ultimi mesi dalle forze dell’ordine sia in centro che nell’immediata periferia.