Sarzana, 23 settembre 2024 – Sette persone arrestate – due delle quali finite in ospedale con ferite gravi – ma la sensazione è che l’elenco potrebbe allungarsi già nei prossimi giorni. È l’esito della rissa fra bande che ha sconvolto Sarzana nel pomeriggio di sabato. Piazza Martiri, viale della pace, via Gori, via del Carmine messe a ferro e fuoco da due gang rivali, in quello che è sembrato un vero e proprio regolamento di conti legato allo spaccio nelle varie piazze di Sarzana e della Val di Magra. Quasi un appuntamento per regolare le pendenze, quello avvenuto attorno alle 17 dell’altro ieri in piazza Martiri.
In poco tempo sono spuntate mazze di ferro, bastoni, perfino un’ascia. Ad accorgersi immediatamente di quanto stava accadendo, due carabinieri in borghese impegnati in un controllo. Sono stati loro, a chiamare la centrale della Compagnia per chiedere rinforzi, arrivati in massa dopo pochi minuti. Un intervento che ha visto il fuggi fuggi generale dei protagonisti della rissa, che però per alcuni è finito con le manette ai polsi. Alla fine, nella rete dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, sono finite sette persone, d’età compresa tra 21 e 38 anne, alcuni residenti in zona, altri irregolari sul territorio italiano.
Due dei partecipanti alla rissa, rispettivamente di 38 e 24 anni, nella regolamento di conti hanno subito ferite importanti, motivo per cui sono stati trasferiti all’ospedale Sant’Andrea per le cure del caso: per entrambi, la prognosi è di oltre venti giorni; per una delle persone si è reso necessario il ricovero ospedaliero, con relativo piantonamento per evitare la fuga. Tra i feriti, anche un carabiniere che, nella fase concitata dell’arresto, ha accusato un trauma alla mano. I carabinieri, dopo aver ricostruito l’esatta dinamica dell’accaduto – anche grazie alla raccolta delle testimonianze di diversi residenti dell’area che avevano assistito in diretta alla rissa, e attraverso la visione delle telecamere di videosorveglianza della zona – hanno proceduto all’arresto delle sette persone che sono state trattenute e messe a disposizione della Procura del tribunale spezzino, in attesa di essere interrogate.
La vicenda ha ovviamente rinfocolato il delicato tema della sicurezza urbana: il fatto, approdato sui social, ha inevitabilmente scatenato le proteste di molti residenti, oltre ovviamente alla richiesta di maggiore controllo nelle are urbane della città.