
La sindaca Monica Paganini, memore dell’esperienza giovanile, ha trasformato il suo ufficio in un camerino e ha truccato Maurizio Ferrini, nei panni della Signora Coriandoli
Come tutte le cose che accadono per una ragione, capita che un imprevisto riporti indietro di trent’anni. Che un infilare di coincidenze rimetta nelle mani di una sindaca un rossetto e da lì ritornare nel passato è stato un attimo. A quella vita di pendolarità degli studenti universitari, quella cantilena cadenzata delle fermate del treno che non cambiava mai, le file alla mensa e la ricerca spasmodica di un posto dove spendere poco e mangiare almeno discreto. Capita che domenica scorsa a ’Bianca gioia sotto la Torre’, manifestazione di Arcola, un contrattempo faccia arrivare la guest star Maurizio Ferrini, nei panni noti della Signora Coriandoli, senza truccatrice. E adesso?
Tra le partecipanti alla manifestazione, che comprendeva anche una sfilata in abiti da sposa vintage, c’è Paola, una vecchia amica della sindaca Monica Paganini, che decenni fa proprio la Paganini truccò il giorno del matrimonio. Perché la prima cittadina ha sempre amato truccare fin da quando, ventenne, frequentava l’università e in una piccola profumeria impartivano lezioni di make up. "Erano lontani i tempi dei social con ’Clio make up’ – racconta la sindaca –, allora i tutorial erano in carne ed ossa e si imparava sul campo". Così, tra una lezione e l’altra, Paganini frequentò il corso e da lì imparò tecniche e trucchi, il caso di dirlo. Mentre la carriera studentesca prima e professionale dopo procedeva brillantemente, non ha mai abbandonato questa passione: truccava le amiche, la prima sposa Silvia negli anni Novanta. Poi dovette cedere la trousse, per passare a mansioni ben più importanti fino alla fascia tricolore. Domenica, però, ha accettato di buon grado di sopperire all’assenza della truccatrice, e con Ferrini è stata un’esperienza esilarante: "Ci siamo divertiti un sacco – ha detto Paganini –, Ferrini è davvero un’ottima persona, mi ha fatto i complimenti per il trucco che è venuto pari pari a quello che utilizza di solito".
Una ventina di minuti per trasformare Ferrini nella Signora Coriandoli in modo impeccabile, con i trucchi che lo stesso Ferrini si era portato in una valigetta. "Dal primer all’eye liner finale, il risultato ha sorpreso anche me – ha raccontato la sindaca –. Per rinfrescare la memoria e soprattutto perché il trucco oggi è cambiato rispetto al passato, si è raffinato, ho guardato prima un tutorial. Poi è venuto spontaneo, come quando ero ragazza". Il tutto a una condizione, che nessuno in quel momento lo sapesse: "Ci siamo messi in disparte, allestendo un camerino nel mio ufficio, altrimenti se lo avessero saputo le partecipanti, avrei dovuto truccare tutte!". Adesso però lo sapranno e di manifestazioni in programma ce ne sono tante…
Cristina Guala