
L’assessore alla sicurezza e vicesindaco Jacopo Alberghi evidenzia che il problema oggi non è l’accoglienza ma la gestione dell’accoglienza e che restano validi i principi solidaristici
"Seminare odio in modo irrisorio e qualunquista, questo è quello che Lega e FdI sanno fare meglio e non perdono mai occasione per farlo". La sindaca replica ai rappresentanti spezzini del centrodestra che accusano la giunta di Santo Stefano di aver “spalancato le porte all’immigrazione incontrollata”. La polemica è sorta a seguito dell’episizio di cronaca dell’altra settimana, quando nel centro di accoglienza di Vincinella (non gestito dal Comune) un ventenne della Guinea, regolare sul territorio italiano ma senza fissa dimora e non ospite del centro stesso, ha ferito al polso con un coltello un operatore. Il ventenne, bloccato dagli altri operatori e dagli ospiti della struttura, è stato consegnato alle forze dell’ordine. "Lo sa Medusei che la gestione dei centri di accoglienza è compito della Prefettura – prosegue Paola Sisti –? Al governo ci sta lui, che cambi le regole, se le conosce. Il suo governo ha saputo mandare una manciata di migranti in Albania, spendendo una quantità abnorme di soldi pubblici. Invece di fare video sui suoi profili social, che si faccia un esame di coscienza". E conclude: "Santo Stefano è e continua a essere un territorio sicuro, che non vuol dire essere al riparo da tutti i problemi possibili, sarebbe utopico, ma avere un’amministrazione attenta, che sorveglia e tutela la sua comunità. Infine, non smetteremo mai di fare l’accoglienza. I migranti rappresentano una risorsa, non un problema, è ora che anche la Lega lo capisca, facendosi un bagno di realtà. Basta vedere chi svolge i lavori più umili nel nostro Paese, chi fa ancora figli, chi è disposto a sudare nei campi".
Interviene anche l’assessore alla sicurezza e vicesindaco Jacopo Alberghi: "Il problema oggi non è l’accoglienza ma la gestione dell’accoglienza. Mai abbiamo messo in dubbio, e mai lo faremo, i principi solidaristici che da sempre caratterizzano la nostra realtà. Pretendiamo però il rispetto delle regole, concetto che è complementare e non contraddittorio rispetto a quello di accoglienza. Situazioni che portano al sovraffollamento dei Cas devono essere evitate sia per garantire il benessere delle persone ospitate, sia per prevenire, con un monitoraggio più attento, episodi che ledono la sicurezza della comunità". Sull’attuale gestione dei migranti, "il sindaco non tocca palla, essendo il reale potere decisorio nelle mani del Governo nazionale. Vediamo le forze dell’ordine, che ringraziamo, lavorare instancabilmente, spesso sotto organico, ma così il senso percepito, credo anche per gli agenti, è quello di rincorsa. Il tema della sicurezza non è appannaggio di una parte politica ma è un bene comune. Santo Stefano può vantare oggi un’ottima qualità di vita e stiamo lavorando affinché così resti. Proprio per questo, registrate le prime tensioni, abbiamo subito attenzionato la Prefettura e richiamato i vari soggetti coinvolti".