NATALINO BENACCI
Cronaca

Rissa in strada tra migranti. Paura davanti al Centro. Spunta anche un coltello

Pontremoli, la violenza è scoppiata alla SS Annunziata. L’allarme dei residenti. Corpo a corpo tra gli ospiti della struttura. Sul posto carabinier e vigili del fuoco.

Alcuni residenti che erano nelle vicinanze hanno visto chiaramente la dinamica dello scontro e avvertito i carabinieri che hanno mandato immediatamente due pattuglie, poi sono arrivati anche i vigili del fuoco

Alcuni residenti che erano nelle vicinanze hanno visto chiaramente la dinamica dello scontro e avvertito i carabinieri che hanno mandato immediatamente due pattuglie, poi sono arrivati anche i vigili del fuoco

Una rissa tra migranti di diverse nazionalità è scoppiata in strada davanti al Centro di accoglienza straordinario migranti della S.S. Annunziata. E’ successo nel tardo pomeriggio di venerdì quando si sono verificati degli scontri corpo a corpo tra gli ospiti della struttura. Alcuni residenti che erano nelle vicinanze hanno visto chiaramente la dinamica dello scontro e avvertito i carabinieri che hanno mandato immediatamente due pattuglie, poi sono arrivati anche i vigili del fuoco. L’arrivo delle forze dell’ordine ha contribuito a fare cessare gli episodi di violenza. I testimoni hanno sentito chiaramente che si era trattato di un’aggressione con un coltello, per fortuna non andata a buon fine. Non è stato necessario l’intervento dell’ambulanza del 118, nessuno si è fatto male. Pare che il nervosismo sia deflagrato per futili motivi tra due dei 17 ospiti dell’edificio. Gli abitanti sono però preoccupati per la situazione che potrebbe provocare situazioni di pericolosità sociale. Questi episodi evidenziano le difficoltà legate alla gestione dell’accoglienza, soprattutto in contesti di sovraffollamento e tensioni culturali.

"Avevamo messo in guardia sulle difficoltà che questo centro di accoglienza straordinario poteva creare - dice il sindaco Jacopo Ferri - purtroppo siamo stati buoni profeti fin da subito, nonostante fossimo riusciti a limitare di molto gli spazi dentro i quali poter ospitare questi migranti, è ovvio che diventa difficile controllare certe dinamiche interne come è successo in altri Comuni. Ora insisteremo per stringere nel maggior modo possibile i controlli e non mancheremo anche come Comune, che pure non ha competenze dirette su questa situazione, di inviare la polizia municipale per controllare che almeno le norme di convivenza vengano rispettate". Secondo il sindaco i Cas dovrebbero essere autorizzati solo di concerto con le amministrazioni comunali senza trasferire alle Prefetture la competenza sulla verifica dell’idoneità degli edifici messi a disposizione da società che partecipano ai bandi per l’affidamento del servizio di accoglienza e gestione migranti. Ci sono gestori che tentano di trasformare borghi come quelli della S.S. Annunziata in ’alberghi’ permanenti comprati a poco prezzo e magari fatiscenti per gestire le utilità economiche previste dalle misure straordinarie di accoglienza. Case scippate al mercato immobiliare per fini non abitativi. E ritiene vadano definiti chiaramente i principi della distribuzione migranti nel rispetto della civile convivenza tra chi ospita e chi è ospitato, puntando a un criterio proporzionale rispetto alla densità demografica. Il sindaco Ferri aveva espresso, mesi fa, preoccupazioni sulle condizioni strutturali dell’edificio, citando problemi come lesioni murarie, mancanza di requisiti igienico-sanitari e destinazioni d’uso non residenziali per alcuni piani. Ma la Prefettura ha comunque autorizzato l’uso dell’immobile, sostenendo che gli interventi di manutenzione abbiano garantito la sicurezza secondo le perizie di geometri presentate dalla società Dea di Monsummano Terme interessata dal bando.

Natalino Benacci