
Cinquantadue punti in ventidue partite, miglior attacco con 70 reti realizzate e seconda difesa meno battuta del torneo. Sono i numeri di un sogno, quello che stanno vivendo i Giovanissimi regionali del Poggio a Caiano. Partiti con l’obiettivo di salvarsi, casomai qualche giornata prima rispetto a quanto fatto l’anno passato con la permanenza in categoria arrivata nell’ultimo turno, i medicei hanno saputo stupire chiunque. Fino ad arrivare al momento attuale, quando mancano otto partite al termine del girone, con i ragazzi di mister Claudio Del Bianco primi con quattro punti di vantaggio sul Coiano Santa Lucia Prato Social Club e dodici in più dell’Athletic Calenzano. Insomma, un duello tutto pratese per ottenere la vittoria del regionale e l’accesso all’elite.
"Devo essere sincero: non ce lo aspettavamo di essere primi in campionato arrivati a questo punto della stagione – commenta Del Bianco -. Volevamo fare un campionato tranquillo, salvandoci con anticipo. Invece abbiamo fatto un cammino impensabile". Eppure le avversità nel torneo sono state molteplici. Tanto che mister Del Bianco in ventidue partite non è mai riuscito una volta a mettere lo stesso undici di partenza. E poi l’episodio più duro di tutti: la rottura di tibia e perone sul campo del Barberino di bomber Giannitti, fino a quel momento capocannoniere con 17 reti in 14 partite. "Spesso succede che di fronte agli infortuni le squadre si disuniscano – sottolinea Del Bianco -. E invece i nostri ragazzi si sono compattati, ognuno si è responsabilizzato ancora di più. Di squadre ne ho allenate tante in tutti questi anni da mister, ma questo gruppo è speciale, ha qualcosa in più". Adesso però per il Poggio arriva il bello. Domenica c’è lo scontro fra seconda e terza, e quindi i medicei potrebbero addirittura allungare ulteriormente in vetta.
"Noi non dobbiamo mai dimenticarci che all’andata al Rossi abbiamo perso contro il Coiano Santa Lucia Prato Social Club – spiega il tecnico -. E che abbiamo ancora lo scontro diretto del ritorno a Poggio a Caiano. Quindi intanto dobbiamo pensare a noi stessi e a vincere contro il Montelupo. E poi guarderemo al risultato del Rossi. Devo dire che la società non ci ha mai fatto pressioni, anche di fronte alle sconfitte, lasciandoci lavorare con serenità. E proprio questo chiedo ai ragazzi: di lavorare come sempre. Perché alla fine il lavoro paga".
Stefano De Biase