"Le lusinghe del Prato è difficile non accettarle. E’ una piazza che ha cultura calcistica e che ha fatto calcio. C’è fame di vittorie. Io voglio un gruppo che abbia senso di appartenenza e cultura del lavoro". Queste le prime parole di Raffaele Novelli da nuovo allenatore del Prato. Un tecnico che, almeno a sensazione, sembra badare poco agli svolazzi barocchi e molto alla sostanza. Poche chiacchiere, molto lavoro, insomma. La società biancazzurra ha deciso di puntare su di lui anche in virtù di un curriculum importante, con una serie di esperienze di livello fra serie D, serie C, settori giovanili di squadre professionistiche blasonate e anche alcune squadre estere, all’interno del quale recentemente spicca la vittoria del campionato di serie D col Messina, prima dell’esperienza a Lamezia. Un tecnico con le idee molto chiare su quel che vuole in campo e fuori dai suoi giocatori; alcuni li conosce già perché li ha affrontati in passato, altri li ha visti in azione contro il Ravenna.
"C’è tanto da lavorare, ma le prime 7-8 partite non rispecchiano i reali valori di una squadra. Ci sono tanti fattori che influiscono: chi ha fatto una preparazione più o meno leggera, chi ha completato la rosa tardivamente, lo stato di forma dei vari elementi – insiste Novelli –. Il Prato è una squadra che ha potenziale a mio avviso, con una dirigenza carica di entusiasmo. Bisogna capire come si può tirar fuori il meglio dai singoli, ma prima di tutto dal collettivo, per crescere giorno per giorno e avere intensità e grande senso di appartenenza. Indossare la maglia biancazzurra deve essere un punto di partenza, non un punto di arrivo".
Poi un pensiero a tutto l’ambiente: "Non dobbiamo deprimerci. Siamo alla seconda giornata e a me interessano le prestazioni, non la classifica. Manteniamo calma e serenità. L’obiettivo deve essere sempre raggiungere i 3 punti attraverso la qualità di gioco. Servirà un po’ di tempo ai giocatori per assimilare i miei metodi. E dovremo essere bravi a tenere vivo l’entusiasmo nei nostri sostenitori e a trasmettere ottimi esempi". Poi si scende nei dettagli tecnici e nelle preferenze tattiche, analizzando il Prato che vedremo in campo con Novelli, allenatore che predilige il 4-3-3: "Al di là del modulo tattico, in generale mi piace fare un calcio offensivo. Credo anche nel settore giovanile e avrò un occhio particolare per i nostri ragazzi".
L.M.