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Dragons, il sogno e il progetto: una prima squadra costruita con i giovani del vivaio

Una prima squadra tutta pratese, composta con i giovani dell’attuale vivaio dei Dragons. E’ il sogno e al contempo il progetto che sta portando avanti Carlo Mariotti, responsabile delle giovanili della Pallacanestro Prato. "Siamo partiti sei anni fa in tre, cioè il sottoscritto, Amerighi e Masi, con grande umiltà e tenacia. Abbiamo man mano incrementato le squadre e cercato nuovi allenatori tutti con alti livelli di competenze, che sono la base per una buona semina. L’obiettivo era chiaro: ricostruire una filiera tra giovanili e prima squadra così da avere in casa nuovi Staino, Smecca e Magni. Insomma, nuovi giovani pratesi che abbiano voglia di portare Prato ad alti livelli. Quello che stiamo vedendo oggi è il risultato del nostro coraggio e della nostra visione. Ne siamo contenti, ben sapendo che c’è ancora strada da fare". Mariotti parla anche della nuova stagione alle porte. "Al centro del progetto c’è il miglioramento del giocatore, sotto l’aspetto tecnico, fisico, mentale e dico anche valoriale –prosegue -. Se poi se arrivano anche i risultati, meglio, ma senza snaturare le caratteristiche di ogni ragazzo". La base del processo di crescita, secondo i Dragons, sono gli istruttori. "Sono determinanti per la formazione del ragazzo, per questo non ci fermiamo a selezionarli ma anche a formarli secondo un modello ben preciso, che abbia al centro la figura del giocatore – aggiunge -. Migliorando i ragazzi migliorano di conseguenza tutte le squadre. La collaborazione con il Cgfs è determinante e merita tutte le energie che vi stiamo profondendo. Va nella direzione di costruire una squadra ad alto tasso di pratesità". Infine il successo del camp estivo. "Grazie ai risultati della Sibe, Prato vive un momento di entusiasmo che non si vedeva da tempo – conclude -. Da qui discende il successo del basket camp, con tanti ragazzini che si sono avvicinati per la prima volta alla pallacanestro".