Il bomber va ko, amici in lacrime. L’arbitro fischia la fine: giusto così

Il baby calciatore del Poggio a Caiano si frattura tibia e perone a Barberino. Le urla di dolore, l’ambulanza Il ds Masi: "I compagni piangevano. Il direttore di gara ha scelto di salvaguardare l’aspetto psicologico"

Prato, 10 gennaio 2023 - In un mondo caratterizzato da scontri fra tifosi, partite sospese per rissa e mancanza di fairplay, arriva invece da un campo di periferia un bel gesto di solidarietà sportiva. Domenica mattina a Barberino stava andando in scena il big match del campionato Giovanissimi regionali (quindi ragazzini di 14 anni) con in palio la promozione nell’Elite, quando alla mezz’ora il calciatore degli ospiti del Poggio a Caiano, il bomber Leonardo Giannitti, resta a terra a seguito di un contrasto di gioco. Fin da subito si capisce che l’infortunio è grave, tanto che vengono immediatamente allertati i soccorsi. L’ambulanza arriva mezz’ora dopo e porta il capocannoniere del campionato (già 17 gol, uno di media a partita) a Careggi, dove l’esito degli esami parla di frattura composta di tibia e perone.

Jacopo Masi, ds del Poggio a Caiano
Jacopo Masi, ds del Poggio a Caiano

Una volta concluse le operazioni dei sanitari, dopo un’attesa durata circa 45 minuti, in campo restano però i compagni di squadra, tutti scossi per le urla di dolore del bomber e per il dispiacere di quanto accaduto. Da regolamento si poteva continuare a giocare, ma il direttore di gara, compresa la situazione, e con il benestare del Banti Barberino ha deciso di sospendere la partita. Un gesto naturale, ma che diventa qualcosa da elogiare visti i precedenti con partite andate avanti nonostante bruttissimi infortuni o addirittura malori dei tifosi in tribuna. Portando in alcune situazioni al ritiro dal campo di una delle due squadre, con annessa sconfitta a tavolino e punto di penalizzazione. L’arbitro invece in questa situazione ha compreso lo stato d’animo dei ragazzi, ha capito che si parla pur sempre di calcio giovanile, e quindi ha rinviato a data da destinarsi il prosieguo del match, raccogliendo l’applauso di tifosi, allenatori e dirigenti di entrambe le società. "La situazione in campo era emotivamente complicata – racconta il direttore sportivo del Poggio a Caiano, Jacopo Masi – Fra i ragazzi c’era chi piangeva, chi era seduto a terra sconfortato. Per fortuna l’arbitro è venuto da noi, e ci ha spiegato che non c’erano i criteri per potere proseguire. Una scelta che ha trovato tutti d’accordo. In quel momento la cosa più importante era di salvaguardare l’aspetto psicologico dei ragazzi".

D’accordo con la scelta del direttore di gara anche il Banti Barberino. "Abbiamo subito acconsentito a recuperare la partita in un altro momento – dice il presidente Bruno Nencini - Ci è sembrata la cosa più giusta da fare. E da parte nostra vanno gli auguri di pronta guarigione al ragazzo". Giannitti dovrebbe tornare a toccare un po’ il pallone in circa tre mesi. E nel frattempo è stato riempito di messaggi d’affetto dei suoi compagni del Poggio a Caiano. "Conoscendolo bene sappiamo che ce la metterà tutta per tornare a correre sul prato verde – dicono -, e a fare quello che gli riesce meglio: gol".