
Alcuni visitatori
Prato, 11 giugno 2025 - Doppio appuntamento al Museo di Palazzo Pretorio con la mostra "Lo storico e il mercante. Federigo Melis e Francesco Datini", realizzata dalla Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini” in collaborazione con il museo pratese, inaugurata recentemente (e visitabile fino al 26 ottobre) e che ricorre nel settantesimo anniversario della visita dei presidenti della Repubblica Luigi Einaudi e Giovanni Gronchi, a Prato nel 1955 per inaugurare l'esposizione Internazionale dell'Archivio Datini organizzata da Federigo Melis in Palazzo Pretorio; un percorso articolato in sette sezioni, che ruotano attorno alle figure de “lo storico” (Federigo Melis) e “il mercante” (Francesco di Marco Datini), distanti nei secoli ma legate a doppio filo da un comune destino.
Il primo evento, in calendario sabato 14 giugno alle ore 16, è dedicato alle famiglie con bambini dai 7 agli 11 anni, che potranno partecipare ad un interessante viaggio nel tempo: il programma prevede una visita alla scoperta delle curiosità della mostra, con un approfondimento più specifico sulla teca "La contabilità in Mesopotamia", che contiene alcune tavolette databili tra il terzo e secondo millennio avanti Cristo, del periodo antico e medio sargonico, neo sumerico e paleo babilonese, relative a contratti tipici dell’economia del tempo (doni al tempio, distribuzioni di sale, versamenti e prelievi di orzo e di cocco, prestiti in argento, transazioni di animali, prodotti alimentari e tessili); Federigo Melis fu infatti uno dei primi accademici a studiare questa tipologia di reperti per ricostruire la storia della contabilità. Successivamente, i partecipanti saranno accompagnati nell’aula didattica del museo, dove potranno realizzare una tavoletta d'argilla e - con l'aiuto di specifici strumenti - impareranno a tracciare i segni della scrittura cuneiforme, utilizzata dagli antichi popoli della Mesopotamia.
Il secondo appuntamento è in programma giovedì 19 giugno alle 17.30 e prevede un’approfondita visita guidata alla mostra e alle sue sezioni: un percorso tra storia, cultura ed economia lungo sette secoli, raccontato attraverso immagini, documenti, materiali video e reperti storici, tra cui il racconto dell’esposizione del 1955, alcuni registri contabili degli opifici lanieri e della banca di Francesco Datini, missive commerciali in varie lingue (perfino in arabo, ebraico e in arabo con caratteri ebraici), lettere scelte tra i carteggi che Federigo Melis e Francesco Datini si scambiarono con le rispettive consorti, Gabriella Forconi e Margherita Bandini, il documentario Francesco Datini da Prato, diretto da Tommaso Santi e altre curiosità tra cui, per citarne solo alcune, spicca una teca al cui interno è conservato il registro nel quale si annotarono alcuni degli ingredienti della torta che Francesco fece preparare per il pranzo di nozze della figlia Ginevra.