
La Zenith Prato spera di ridurre la penalizzazione di 15 punti per il tesseramento irregolare di Tempestini.
Ultime ore di trepidante attesa. Poi il destino della Zenith Prato sarà noto. Oggi è atteso il pronunciamento della corte di appello federale in merito al ricorso presentato dalla società amaranto dopo la maxi penalizzazione di 15 punti inflittale in prima istanza dal tribunale federale nazionale per il tesseramento irregolare del difensore Samuele Tempestini. In via del Purgatorio dirigenti, allenatore e giocatori sono ancora aggrappati ad un sottilissimo filo di speranza, e confidano di poter ridurre la penalizzazione di almeno 5 o 6 punti, basandosi sulla buona fede e sul fatto che Tempestini in molte partite non sia sceso in campo, pur nelle note. Il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti, al fine di garantire la contemporaneità delle gare con diretto interesse di classifica, ha posticipato all’11 maggio cinque gare del Girone D in programma nell’ultima giornata di campionato: si tratta di Corticella-Sasso Marconi, Lentigione-Sammaurese, United Riccione-San Marino, Tau Altopascio-Pistoiese e Zenith Prato-Piacenza. Le dirette contendenti in zona salvezza attendono, come la Zenith, l’esito per capire se quella di domenica prossima sarà o meno una domenica tranquilla. Ad oggi, senza che le venga restituito qualche punto, la Zenith comunque vada l’ultima partita di regular season con il Piacenza, sarebbe retrocessa in Eccellenza assieme a United Riccione e Fiorenzuola. Diverso il discorso se, al contrario, le venissero restituiti alcuni punti. In quel caso una vittoria col Piacenza potrebbe incredibilmente regalare agli amaranto di mister Settesoldi la possibilità di giocarsi la salvezza ai play out. Ma anche in questa eventualità non basterà il successo dei pratesi, perché ci saranno da verificare al tempo stesso i risultati dagli altri campi. In particolare la sfida fra Corticella e Sasso Marconi, la trasferta della Sammaurese in casa del Lentigione e il match United Riccione-San Marino.
Leonardo Montaleni